Dopo la vittoria al supplementare di domenica, è nuovamente tempo di tornare in campo per l’Unieuro che, questa sera alle 20.30, sarà di scena sul parquet del PalaCarnera di Udine per affrontare i padroni di casa dell’Apu, nell’ennesima riedizione di una sfida che ogni anno si ripete dalla stagione 2015/16, annata in cui le due piazze si incontrarono in serie B conquistando al termine l’accesso al secondo maggior campionato nazionale.
Tanti sono gli intrecci e diversi sono gli ex della contesa: tra le fila forlivesi Raphael Gaspardo è arrivato quest’anno in Romagna proprio dopo un biennio a casa, nella natia terra friulana, mentre dall’altra parte Udine nel 2024 ha pescato per il suo pacchetto interni quel Xavier Johnson che nella passata stagione è stato tra i protagonisti della positiva annata dell’Unieuro.
Oltre al lungo ex Verona che sta viaggiando a 12 punti e 8 rimbalzi di media, con la sua consueta fisicità e bidimensionalità, l’altro straniero della truppa allenata da coach Adriano Vertemati è Anthony Hickey, playmaker dalla lunga carriera in Europa (Grecia, Germania, Israele), nella passata stagione a Cantù, che con quasi 14 punti e 4 assist a partita è il metronomo della formazione bianconera.
Nel pacchetto italiani, invece, tante sono state le conferme rispetto alla passata stagione: Lorenzo Caroti è un giocatore prezioso per pericolosità offensiva e possibilità di coprire entrambi i ruoli delle guardie, Mirza Alibegovic è l’americano aggiunto, l’uomo in grado di segnare i canestri pesanti (oltre 11 punti di media finora), mentre sotto le plance le conferme di Matteo Da Ros e Iris Ikangi forniscono rispettivamente perimetralità (52% da 3 punti) e fisicità alle rotazioni delle ali udinesi.
Rispetto allo scorso anno, però, l’Old Wild West ha ampliato la rosa delle possibili alternative da pescare dalla panchina: l’ex Agrigento Lorenzo Ambrosin è un tiratore dalle mani sempre calde (il miglior del torneo con il 56% dall’arco), mentre vicino a canestro Giovanni Pini e l’altro ex della sfida, l’indimenticato Davide Bruttini portano esperienza e qualità nel gioco interno di una Udine che completa il suo quintetto con un giocatore di altissimo livello come l’ex Cantù Francesco Stefanelli.
Con dieci giocatori che giocano più di 13’ di media, i prossimi avversari dell’Unieuro possono quindi tenere sempre alta l’energia e la qualità su entrambi i lati del campo e questo permette loro di avere cifre di elite sia in attacco, dove con 82 punti a partita sono la seconda squadra per rendimento offensivo del girone dopo Rimini, sia in difesa, dove subiscono meno di 73 punti a gara, facendo peggio solo di Rieti e di Forlì, che si conferma ancora miglior difesa del torneo (con 71,7 punti subiti di media).
Dopo la batosta rimediata sul campo di Brindisi (89-81), Udine sarà in cerca di riscatto, ma per l’Unieuro servirà provare a conquistare un difficile successo esterno per tentare di riagganciare il gruppo di testa e non prendere distanza dalle prime della classe: per farlo, servirà mettere in campo quell’energia e quell’entusiasmo che l’arrivo di Toni Perkovic sembra aver portato nella truppa biancorossa.
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