Un’avversaria forte ma ferita. Finora il rendimento di Brindisi, allenata da un veterano della panchina come coach Piero Bucchi, è stato al di sotto di ogni aspettativa con 3 sconfitte in altrettante partite: roster alla mano, Brindisi può contare su un esterno americano di grande impatto come Bryon Allen, che viaggia a 19 punti e quasi 4 assist a gara, e su un lungo come l’ex Fortitudo Mark Ogden in grado di fare male sia vicino a canestro che dalla lunga distanza.
Ciò che in queste prime tre gare è un po’ mancato, sicuramente, è l’impatto della truppa italiana, a partire da capitan Tommaso Laquintana, sceso in A2 dopo tanti anni di massima serie, per passare poi all’esperto lungo Giovanni Vildera e ai giovani Gianmarco Arletti, Andrea Calzavara, Edoardo Del Cadia e Tommaso Fantoma che, in questa stagione proveranno a confermarsi come giocatori di spessore nel secondo campionato nazionale. A dare una mano sarà però Niccolò De Vico, uno dei colpi estivi assente fin qui: atteso al rientro proprio contro Forlì, si tratta di un giocatore che segnava nella scorsa regular season quasi 12 punti di media a partita, tirando da tre col 42%, quando indossava la maglia di Torino.
Chiude il roster brindisino una vecchia conoscenza forlivese, quel Todor Radonjic che, nelle ultime due stagioni, ha vestito la maglia biancorossa, risultando una preziosa arma tattica nello scacchiere di coach Antimo Martino. Sulla sponda forlivese, invece, sono due gli ex della partita: Demonte Harper (in Puglia nella stagione 2014/2015) e Raphael Gaspardo che è stato di casa al PalaPentassuglia per ben tre stagioni, dal 2019 al 2022.
Numeri alla mano, ciò che sta mancando di più alla Valtur è la costanza in attacco: basti pensare che finora i pugliesi hanno il peggior attacco del torneo (poco più di 66 punti segnati di media), risultando tra i peggiori sia al tiro da 2 (45%) che ai liberi (67%). Tutti segnali di una squadra in debito di fiducia, a cui può bastare una scintilla, sul parquet di casa, per accendersi: spetterà all’Unieuro cercare di spegnere sul nascere ogni tentativo di innesco.
Non sarà facile, dovendo giocare proprio al PalaPentassuglia, tradizionalmente caldo, dove Forlì non scendeva da 12 anni: era la stagione 2011/12 ed entrambe le partite giocate finirono tra i rimpianti. Quell’anno Brindisi (allenata sempre da Bucchi) fu promossa, mentre la FulgorLibertas arrivò ultima e solo il ripescaggio estivo evitò la retrocessione: nonostante la differenza di talento, la Marcopoloshop.it. cadde solo al supplementare. Mentre l’altra squadra ‘di casa’, Ostuni, battè Forlì con un finale choc: 5 punti recuperati in pochi secondi.
Valerio Rustignoli
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