L’Fcr Forlì ai piedi del colosso Stucchi. Centonovantaquattro centimetri di potenza, mezzala, originario di Faenza, è leader e valore aggiunto di una squadra rimbalzata al quarto posto in Eccellenza e che vuole sognare.
Erik Stucchi, il poker al Granamica ha dato un colpo di spugna al pesante ko di Medicina.
"Ci ha permesso di cancellare una brutta batosta. Siamo scesi in campo con grande rabbia agonistica e tanta voglia di riscattarci e abbiamo prontamente indirizzato la partita".
Come si spiega un ruolino di marcia così ‘schizofrenico’? Siete l’unica squadra a non aver ancora pareggiato.
"Dovessimo cercare un difetto, sarebbe proprio questo: alti e bassi probabilmente dovuti a una rosa giovane. Quando andiamo sotto, non sappiamo raddrizzare la partita con pazienza. Però non ci lamentiamo: siamo in piena zona playoff, oltre gli obiettivi prefissati".
Avete pure assaggiato la vetta e ora siete quarti a -3: c’è consapevolezza di poter ambire alla vittoria finale?
"È un campionato molto equilibrato, a memoria non ne ricordo uno simile. Basti pensare che il Granamica da noi battuto 4-0 aveva vinto col Medicina con cui noi abbiamo perso 3-0. Alla lunga credo che uscirà il Mezzolara. E ci sono altre squadre molto competitive come Pietracuta, Castenaso e Tropical".
Più sorprendente il primo posto della matricola Sampierana o il flop del Gambettola?
"Direi la Sampierana. Conoscendo il presidente Melini, non avevo dubbi che avrebbero fatto bene perché la squadra è stata costruita in maniera intelligente, ma pensarli in testa...".
Finora siete riusciti a mascherare l’assenza di un bomber da doppia cifra.
"Da poco è arrivato Moussa Souare, che ci darà una grande mano. La squadra, però, è stata impostata in maniera tale che tutti possano andare in gol. Infatti, siamo già in 5 con 5 reti all’attivo. Caratteristica che potrebbe essere un’arma in più".
Negli ultimi anni si è destreggiato anche come attaccante: qual è il ruolo che predilige?
"La capacità di adattarsi a più ruoli aiuta l’allenatore. Detto ciò io nasco mezzala offensiva ed è il ruolo a me più congeniale".
A Pietracuta, domenica, firmerebbe per il primo pareggio?
"Premesso che sarebbe importante imparare a pareggiare, perchè le squadre forti sanno accontentarsi quando non si può vincere, non firmerei: il Pietracuta ha qualità notevoli, ma conosco i valori dell’Fcr".
Marco Lombardi
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