Un derby sempre sentito ed emozionante, anche se al match Fortitudo-Forlì manca un po’ di magia per l’assenza dei tifosi biancorossi. Una sfida che, a differenza delle passate stagioni, vede sia i biancoblù che i forlivesi un po’ al di sotto delle aspettative: entrambe, comunque, stanno risalendo in classifica e sperano di farlo grazie a una vittoria nello scontro diretto.
La Fortitudo, in meno di tre mesi, è già diversa da quella che sconfisse l’Unieuro in semifinale di Supercoppa. Dopo varie sconfitte, si è fatta la scelta di cambiare in panchina, avvicendando Devis Cagnardi con il ritorno di coach Attilio Caja, che ha prodotto subito una scossa (tre vittorie nelle prime tre uscite), ma nell’ultimo turno la sconfitta sul campo di Piacenza (80-70) ha rimesso tutto in discussione.
La situazione in casa Effe non sembra delle migliori, anche dal punto di vista degli infortuni: Gherardo Sabatini ha anzitempo finito la sua stagione dopo l’infortunio patito al ginocchio, ma in infermeria ci sono anche Leo Menalo, operato in settimana per ricomporre una frattura ad un dito, Marco Cusin (in via di recupero, dovrebbe rientrare entro Natale), oltre a Pietro Aradori: l’ex azzurro si è rivisto in campo ma è ancora indietro di condizione dopo aver passato l’estate a recuperare all’infortunio al tendine d’Achille capitatogli nella finale promozione lo scorso giugno.
Insomma, sono tante le defezioni per un roster che può comunque contare su due lunghi americani di grande esperienza e spessore come Kenny Gabriel (16 punti di media e miglior marcatore della squadra) e come il confermato Deshawn Freeman, entrambi in grado di fare male sia vicino a canestro che dalla lunga distanza. A completare il quintetto ci sono il play Matteo Fantinelli, miglior assistman del torneo con oltre 8 servizi smarcanti a gara, l’ex forlivese Riccardo Bolpin (11 punti di media con il 39% da 3 e oltre 4 assist a gara) e Fabio Mian, anche lui prezioso con la capacità di difendere duro e colpire dall’arco (42%).
Dalla panchina, però, non resta molto che coach Caja possa pescare: sotto canestro è disponibile solo l’ex Vigevano (con un passato nel settore giovanile FulgorLibertas) Leonardo Battistini, mentre sugli esterni, oltre a qualche minuto di Aradori, ci sono solo il giovane Nicola Giordano e un Alessandro Panni ormai lontano dalla capacità di impattare sulle gare degli anni di Ferrara (anche lui aveva iniziato la stagione in infermeria).
Per la truppa di coach Antimo Martino e capitan Daniele Cinciarini – altri due ex della contesa – si tratta quindi di una gara da approcciare con forza e convinzione, con coraggio e solidità, per provare a conquistare due punti pesanti. Oltre che per il campanile, per provare a dare forza al buon momento e accorciare un po’ la classifica.
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