MARCO BILANCIONI
Politica

Giunta Forlì, nuovo vertice: Zattini ha una rosa di nomi senza tessere

Oggi incontro coi partiti: quello della Meloni può salire a tre assessori. Tassinari (Forza Italia) chiede "ragionevolezza" e "niente ingiustizie". FdI, spunta Luca Bartolini

Giunta Forlì, Gian Luca Zattini pronto a uno nuovo vertice

Giunta Forlì, Gian Luca Zattini pronto a uno nuovo vertice

Forlì, 21 giugno 2024 – Può essere il giorno decisivo per la nuova giunta, o quello destinato a far salire ulteriormente la temperatura tra i partiti. Oggi è previsto un nuovo vertice. Da una parte, alcune caselle stanno andando a posto: pare certo che il sindaco Gian Luca Zattini porterà con sè l’assessore uscente Vittorio Cicognani (lavori pubblici e bilancio) e Angelica Sansavini (welfare); Forlì Cambia indicherà Paola Casara (ancora istruzione e attività economiche?) e, salvo sorprese, Kevin Bravi (centro storico); Forza Italia si è orientata su Giuseppe Petetta , già delegato ad ambiente e viabilità; Fratelli d’Italia incasserà il vicesindaco Vincenzo Bongiorno (probabilmente cultura, ma si parla anche di urbanistica). Sei assessori su nove. Restano però le consuete caselle in bilico, le più delicate.

La prima è la Lega: nei giorni scorsi il sindaco Gian Luca Zattini ha incontrato Daniele Mezzacapo , spiegandogli che i numeri dicono che al Carroccio spetta un solo assessore; vanno inserite quattro donne e nell’elenco di cui sopra ce ne sono due: questo dà un vantaggio all’altra assessora uscente, Andrea Cintorino . È evidente che il partito preferirebbe però Mezzacapo. Le deleghe dei leghisti uscenti, comunque, sono spesso accostate ad altri (il centro per Bravi, l’urbanistica a Bongiorno).

Non è però l’unico nodo da sciogliere: a Fratelli d’Italia – due posti, ma qualcuno dice che potrebbero diventare tre – è stato chiesto di indicare una donna, per contribuire alle ‘quote rosa’. Sul Carlino di ieri, la deputata Alice Buonguerrieri ha avanzato il nome di Emanuela Bassi , capogruppo uscente: rispetto alle altre consigliere comunali, ha 5 anni d’esperienza in consiglio e un pacchetto superiore di preferenze (114). Si lavora però anche per altre soluzioni. Una di queste, trapelata ieri, è l’inserimento in squadra di Luca Bartolini , coordinatore del partito di Giorgia Meloni nel Forlivese: era pressoché certo di correre alle regionali in autunno, ma lo scenario potrebbe cambiare.

La pattuglia di Fratelli d’Italia potrebbe essere composta da Bongiorno e Bassi; da Bongiorno, Catalano e Bassi; da Bongiorno, Bartolini e Bassi; da Bongiorno e Bartolini. A seconda dell’incastro, l’assessore uscente al Pnrr e Agricoltura Marco Catalano potrebbe tornare in giunta, presiedere il consiglio comunale o doverlo lasciare a un alleato. E lo stesso Zattini, che indicherà due assessori senza tessere (Cicognani e Sansavini) potrebbe avere un terzo nome da spendere oppure no. E, nel caso, uomo o donna?

La sensazione è che su queste ultime tre caselle potrebbero esserci sorprese. Fonti di maggioranza dicono che il sindaco vaglierebbe una rosa di nomi e qualcuno di questi sarà realisticamente illustrato oggi. Gli alleati stessi dicono – fino a ieri – di non saperne nulla. Zattini avrebbe rinviato a un momento successivo la definizione dei futuri presidenti di commissione e delle società partecipate.

Alla vigilia , è arrivata una nota di Rosaria Tassinari. L’ex assessora rivendica "l’aumento dei consensi" e una lista che "sarà di supporto al lavoro dei consiglieri e a chi ci rappresenterà in giunta". E chiede "che tutte le forze della coalizione siano trattate in modo equo per non creare disparità e ingiustizie". Come? "Occorre che tutti aiutiamo il sindaco Zattini a formare una giunta equilibrata in base ai risultati delle urne. La coalizione dovrà governare per 5 anni in modo unitario, senza tensioni interne per il bene di Forlì", una "caratteristica premiata dagli elettori". Insomma un appello alla "moderazione, ragionevolezza, giustizia e responsabilità".