QUINTO CAPPELLI
Politica

Elezioni 2019, a Predappio vince la destra. Prima volta dal dopoguerra

Roberto Canali ha sbaragliato il rivale Gianni Flamigni, erede di Frassineti ed ex calciatore

La squadra del vincitore, Roberto Canali (nella prima fila, terzo da sinistra)

La squadra del vincitore, Roberto Canali (nella prima fila, terzo da sinistra)

Predappio (Forlì), 28 maggio 2019 - Per la prima volta dal dopoguerra, Predappio sarà guidata da un’amministrazione di centrodestra. E sarà il sindaco Roberto Canali, che ha vinto a sorpresa con il 60,1% dei consensi sul rivale Gianni Flamigni fermatosi al 39,9%. Per Canali si sono espressi 2.072 elettori, contro i 1.373 a favore di Flamigni, su un totale di 3.566 votanti (71,43%) e 4.992 elettori (84 le schede nulle e 35 le bianche). Canali, 54 anni, imprenditore, espresso dalla lista civica di centrodestra ‘Uniti per Predappio’, non è nuovo in consiglio comunale, essendo già stato per 14 anni sui banchi di palazzo Varano e candidato a sindaco nel 2004, sconfitto dal sindaco Brocchi.

Commenta il nuovo sindaco: «Speravamo nella vittoria, ma non di queste proporzioni». Poi riprende: «La maggioranza del sindaco uscente Frassineti governava da dieci anni con la minoranza dei voti. Infatti, dieci anni fa aveva ottenuto il 47,5% e cinque anni fa il 45%. Noi questa volta ci siamo presentati uniti e la gente ci ha premiato». Canali trova anche altre spiegazioni: «L’amministrazione degli ultimi cinque anni non ha proprio brillato e così abbiamo raccolto lo scontento. Inoltre, la gente ha visto in noi un cambiamento nel modo di confrontarci con i cittadini».

Appena visto l’andamento della vittoria del centrodestra, Gianni Flamigni, della lista civica ‘GenerAzioni in Comune’ ha telefonato a Canali per congratularsi. Spiega, infatti, il neosindaco: «Ci siamo subito ripromessi di vederci presto, prima del consiglio, perché fra di noi ci sono da anni rapporti di stima e amicizia che neppure la campagna elettorale è riuscita a scalfire.» Non manca certo l’amarezza in Flamigni, abituato alle sconfitte nel campo di calcio quando per 12 anni ha giocato in serie A e B, che ammette: «E’ proprio una dura e amara sconfitta per me, che sarò ricordato forse come quello che non è riuscito a chiudere le porte del Comune di Predappio alla destra. Del resto non pensavamo che il vento nazionale della destra travolgesse anche il nostro importante e preparato progetto fatto di tante persone, giovani compresi, di GenerAzione in Comune, che resterà un’associazione-laboratorio. Forse non siamo riusciti a comunicare alla gente quello che volevamo fare». Poi pensando all’opposizione, «molto attenta e propositiva», conclude: «Ora li aspettiamo a preparare i bilanci e i progetti. Non ci si potrà nascondere dietro alle cose da fare».