Forlì, 26 settembre 2022 – Due forlivesi eletti alla Camera, contro i quattro di un anno fa. In provincia sono tre: Forlì batte Cesena 2-1. Netta, invece, la ripartizione tra sinistra e destra: 0-3. In serata è arrivata l’elezione di Rosaria Tassinari: assessore comunale al Welfare, ex sindaco di Rocca San Casciano, era capolista di Forza Italia nel listino plurinominale della Camera nel maxi collegio che comprendeva Romagna e Ferrara. Ore di attesa, calcoli incrociati, poi il via libera: la Tassinari passa con il contributo del suo paese d’origine, Rocca, dove Forza Italia è primo partito col 30%. Il ruolo di assessore non è incompatibile con uno scranno a Roma, tuttavia potrebbe scegliere di lasciare per ragioni di opportunità.
L’altro esponente forlivese del centrodestra è Jacopo Morrone (Lega) che ha vinto a Rimini all’uninominale della Camera: posizionato al 3° posto del listino plurinominale della Camera, non ce l’avrebbe fatta se non avesse battuto l’ex sindaco di Rimini Andrea Gnassi (Pd) in trasferta nella sua provincia.
Il 3-0 del centrodestra è segnato da Alice Buonguerrieri: il suo seggio sarebbe scattato anche grazie al plurinominale, grazie al boom di Fratelli d’Italia, ma è riuscita a imporsi nell’uninominale della provincia di Ravenna, battendo la dem Bakkali. Una vittoria storica per la coordinatrice di Giorgia Meloni a Forlì-Cesena, originaria di Bagno di Romagna.
Il territorio di Forlì-Cesena ha espresso altri verdetti. Il più importante è stata l’elezione di Gloria Saccani Jotti, deputata uscente di Forza Italia: nel 2018 era stata eletta in Lombardia, stavolta era ‘paracadutata’ a Forlì-Cesena. Il forte vento di destra l’ha riportata a Roma nonostante la rivalità con Massimo Bulbi, consigliere regionale Pd ed ex presidente della Provincia di Forlì-Cesena. Bulbi era candidato anche al plurinominale ma al terzo posto: fatali le sconfitte di Gnassi contro Morrone e della Bakkali (per appena 50 voti) contro la Buonguerrieri. Questi due sconfitti saranno ripescati, Bulbi no. Altra sfida uninominale, quella al Senato (si votava a Forlì-Cesena e a Rimini): Marta Farolfi si è imposta su Simona Viola. La vicesindaca di Brisighella irrobustirà la pattuglia romagnola di Fratelli d’Italia.
Nel 2018 erano stati eletti Marco Di Maio (Pd), Jacopo Morrone (Lega), Simona Vietina (Forza Italia) e Carlo Ugo De Girolamo (Movimento 5 Stelle). La provincia scende da 4 deputati a 3; essendo stati tutti forlivesi (era stato un clamoroso 4-0 su Cesena), il capoluogo scende da 4 a 2; Cesena sale da zero a 1. Il centrodestra sale da 2 a 3, mentre il centrosinistra e i 5 Stelle perdono il loro rappresentante. Jacopo Morrone è l'unico rieletto. Simona Vietina e Carlo Ugo De Girolamo hanno finito per trovarsi nelle stesse liste, quelle di Noi Moderati, capilista rispettivamente in Emilia e in Romagna. Ma il risultato generale è stato troppo modesto per poter sperare in una rielezione. Per la Vietina una piccola consolazione: nel comune dove è sindaca, Tredozio, un 3% che è nettamente migliore rispetto alla media nazionale del partito.