QUINTO CAPPELLI
Economia

Forlì, una vendemmia da record: “Qualità molto alta”

Bruno Ranieri, direttore della Cantina Forlì Predappio, che comprende 1.250 viticoltori: “Tra le più lunghe degli ultimi decenni, produzione di uve in aumento del 15%”

Bruno Ranieri

Bruno Ranieri

Forlì, 16 ottobre 2024 – ​​​​​​La vendemmia 2024 che si sta concludendo annuncia una produzione di uva bianca e rossa in crescita di circa il 15% rispetto all’anno scorso, con qualità molto alta per i vini di uve precoci e buona per i vini derivati dalle uve raccolte dopo le piogge intorno all’ultima decade di settembre”. Bruno Ranieri, direttore della Cantina Forlì Predappio, usa parole equilibrate e molto vicine alla realtà del settore per definire la principale caratteristica dell’annata vitivinicola in corso, perché non parla a titolo personale, ma in nome dei 1.250 viticoltori che coltivano 3.400 ettari di vigneti nel Forlivese, 60% in collina e 40% in pianura.

Un bambino assaggia un acino d'uva
Un bambino assaggia un acino d'uva

Direttore Ranieri, a che cosa si deve questa crescita del 15% dell’uva nel 2024 rispetto all’anno scorso?

“Alle condizioni climatiche favorevoli della stagione”.

Ovvero una buona stagione?

“L’uva è arrivata in cantina in buono stato, almeno fino al 20 settembre circa, quando le intense e persistenti piogge hanno penalizzato un po’ il livello qualitativo”.

Una caratteristica di questa annata?

“Sì, è stata una delle vendemmie più lunghe degli ultimi decenni: dal 7 agosto al 10 ottobre”.

Sta dicendo che anche la qualità dei vini avrà come confine il 20 settembre?

“Sarà una qualità molto alta quella dei vini derivanti dalle uve precoci conferite in cantina prima delle piogge attorno al 20 settembre, mentre quelli delle ultime uve potrebbero avere livelli qualitativi un po’inferiori, ma sempre buoni”.

Definire l’annata 2024 buona è quindi un giudizio equilibrato anche per la Cantina di Forlì Predappio, da tutti i punti di vista?

“Ci assesteremo su 515mila quintali d’uva, più del 2023, ma un volume inferiore ancora alla produzione della nostra Cantina la cui media annua si aggira intorno ai 550mila quintali. Il problema però è un altro”.

Quale?

“Il continuo calo dei consumi di vino sia in Italia che all’estero”.

Dovuto a che cosa?

“Principalmente le nuove generazioni bevono sempre meno vino a favore di altre bevande”.

Che fare per incentivare il consumo?

“Educare i giovani a bere il vino, in quantità moderata, che è un prodotto sicuro, di qualità e dei nostri territori, che fa parte in modo profondo della cultura occidentale e mediterranea, italiana in particolare”.

I vostri vini dove si trovano?

“Nel punto vendita al dettaglio Decanta di via Plauto a Forlì; nella ristorazione, attraverso Horeca; e nella grande distribuzione (supermercati)”.

In conclusione, che vini ci dobbiamo aspettare dalla vendemmia 2024, che ancora sono in lavorazione in cantina?

“Vini di buona e ottima qualità, che ci auguriamo possano essere apprezzati da italiani e stranieri”.