Forlì, 18 novembre 2023 – Molte sono le curiosità intorno al progetto di Casa Romagna, la prima senz’altro riguarda la data di apertura, nel tempo slittata rispetto a quanto emergeva dalle prime intenzioni e previsioni. Ora la data ufficiale c’è, anzi, ce ne sono due: sabato 2 dicembre apriranno il bar e la pizzeria e sabato 16 anche l’osteria, completando il panorama della nuova struttura in piazza Saffi. Sono stati svelati ufficialmente anche i nomi dei soggetti che si occuperanno dei vari aspetti della ristorazione: alcuni di questi erano già trapelati, mentre altri sono nuovi rispetto alle indiscrezioni uscite nelle scorse settimane.
Al piano terra ci sarà il bar e sarà gestito da Flora, il cui titolare è il giovane imprenditore Leonardo Costanzi, già al timone del locale aperto 9 anni fa in viale Corridoni, di fronte alla rocca di Ravaldino all’inctrocio con l’inizio di via Decio Raggi.
Confermata anche la pizzeria, che si troverà al primo piano e sarà in mano a Renam Asirelli, 34enne, che è stato gestore insieme al padre Mario de ‘La Marì d’Otello’ fino a quando l’alluvione di maggio ne ha imposto la chiusura: il locale di via Isonzo riaprirà i battenti, ma negli spazi di palazzo Talenti-Framonti per Asirelli sta per iniziare una nuova avventura: la pizzeria avrà un nome solo leggermente diverso da quello ormai familiare ai forlivesi: infatti si chiamerà ‘La Marì’.
Al secondo piano, dove c’era l’osteria ‘Giuliana’, aprirà ‘Osteria Casa Romagna’. A gestirla tre imprenditori riuniti per l’occasione: Davide Casamenti, Filippo Drudi e Simone Fornasari. Casamenti è già titolare di ‘Alla vecchia osteria’ a San Zeno di Galeata; Filippo Drudi è il proprietario di un locale conosciutissimo a Forlì, il Lato B di via Dall’Aste, in pieno centro storico; Simone Fornasari, infine, arriva dalla propria esperienza alla Tenuta del Gelso di Bertinoro.
A questi nomi vanno aggiunti quelli dei primi soci che, insieme, compongono la società Casa Romagna: si tratta di nomi molto diversi tra loro ai quali, come assicura il vicepresidente della Fondazione Cassa dei Risparmi Gianfranco Brunelli "stanno già per aggiungersene altri, perché vogliamo avere un ampio campo di soggetti che arrivino dal mondo gastronomico, sociale e culturale".
I primi soci sono: la società cooperativa Linker Romagna; Living Romagna, specializzata nel maketing territoriale; poi l’Accademia Distretto della Musica; la coop Al Poggio; Fabio Cappelletti, noto per il suo forno di Dovadola (una filiale è anche a Forlimpopoli); la coop Territorio Ambiente Montano; la coop Romagna Toscana; poi ancora Flamigni, la notissima azienda forlivese di dolci e soprattutto panettoni; la società di comunicazione Archimedia.
Ma, in concreto, come faranno questi soggetti a gestire un grande spazio unico dove, non a caso, ai tempi di Eataly aveva operato una realtà unica?
La proprietà dell’immobile è di Civitas, società partecipata e braccio operativo della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì: sarà questa ad affittare palazzo Talenti-Framonti alla neo costituita cooperativa Casa Romagna, la quale si occuperà direttamente della vendita di prodotti (gastronomici e non solo), rappresentativi del territorio, e anche di realizzare corsi ed eventi culturali.
Per la ristorazione, invece, Casa Romagna affida la gestione ad un’altra realtà: Osteria Casa Romagna. Quest’ultima, a cascata affiderà il bar a Flora e la pizzeria a La Marì, in quella che possiamo definire una struttura piramidale che vede al vertice la stessa Casa Romagna. Non resta che attendere dicembre e le due aperture.