Forlì, 19 aprile 2024 - Si è tenuto questa mattina in Provincia un tavolo riguardo gli imminenti esuberi dei lavoratori del Crai di via Balzella che sta per passare in mano al marchio cinese Mood Maison. I dipendenti Crai sono in tutto 23 e i nuovi titolari ne terrebbero circa la metà.
Il tavolo ha coinvolto il presidente Enzo Lattuca e della consigliera delegata Luciana Garbuglia, oltre all’assessora del Comune Paola Casara, Annalisa Valmori e Vanni Salatti dell’Agenzia regionale per il lavoro, Mirela Koroveshi di Filcams Cgil, Matteo Fabbri di Fisascat Cisl, Anna Lisa Paterna di Uiltucs Uil.
I titolari della società subentrante non hanno partecipato, ma sono stati rappresenti da Mario Montanari di Ascom Cesena, mentre Amaco Retail (a cui fa capo Crai) non ha partecipato all’incontro se non con il collegamento da remoto di Luca Massacessi di Ascom Lugo, in qualità di consulente, ma senza la delega a trattare da parte della proprietà.
“E' stato un teatro dell'assurdo. Crai continua a trincerarsi dietro una presunta, ma non veritiera, salvaguardia dell’occupazione tramite la cessione del ramo d’azienda - il commento dei sindacati - volendo in realtà ignorare le proprie lavoratrici e lavoratori che si trovano invece ad affrontare uno scenario incerto, sia per quanto concerne l’esubero di personale già conclamato da Mood Maison, sia per l’assenza di un chiaro piano industriale di quest’ultima”. Dal canto suo la Provincia ha chiesto l’apertura immediata della richiesta di cassa integrazione straordinaria ha riconvocato il tavolo a stretto giro, già fissato per mercoledì 8 maggio alle 10