Forlì, 14 marzo 2017 - La storia di Cristian Ricci sta avendo un’evoluzione positiva, come era auspicabile. Sono bastate in realtà poche ore. Prima l’impegno del sindaco, poi quello del provveditore, che si rivolge anche all’Ausl. Un lettore che lavora come infermiere ci ha scritto per offrire la sua disponibilità a titolo personale.
Sul Carlino di domenica, anche il nostro giornale ha voluto suggerire un’eventuale soluzione: esiste l’Associazione dei Volontari dell’Ammalato, sono 22, hanno 5 mezzi attrezzati e trasportano i disabili ogni giorno anche gratis. Per trovarli è bastata una telefonata. Questa mobilitazione, insomma, è intensa eppure fatta di azioni semplici. Dimostra che portare al museo Cristian – affetto da tetraparesi spastica – non è poi così «scomodo» come ha risposto la preside.
Capiamo, in queste ore, chi mette ancora un pizzico di prudenza: di fronte a una situazione complessa, serve una cautela in più perché l’uscita possa svolgersi nella massima sicurezza. Però basta volerlo. Risibile il timore che il San Domenico non sia adatto ai disabili: inaugurato da 12 anni, mai segnalato alcun disagio. Appare dunque davvero ingiustificabile il no della scuola alle ripetute richieste della madre. Tutti coloro che intervengono contrappongono un sì. Un sì alla gita di Cristian. Ma anche alla solidarietà, all’uguaglianza, a un futuro migliore per tutti.