L’ombra dell’odio, indagine sui volantini: “Fu discriminazione etnica e razziale”

Forlì: denunciati penalmente i 9 componenti del gruppo che la sera del 27 agosto scorso affissero dei ciclostilati su vetrine di negozi di immigrati. Tra le ipotesi di reato anche minacce e imbrattamento

Le indagini sono state effettuate dai carabinieri con il coordinamento della procura

Forlì, 28 settembre 2024 – Tutti denunciati i nove componenti della cricca che la sera del 27 agosto scorso hanno tappezzato con volantini le vetrine di diversi negozi del centro storico – perlopiù etnici: kebab o minimarket gestiti da immigrati – ma anche su muri, colonne e bidoni della raccolta dei rifiuti. L’allarme era stato lanciato immediatamente grazie ad alcuni testimoni che partecipavano, in corso Mazzini, a un evento culturale.

Emblematico ed espressamente significativo il messaggio stampigliato sui ciclostilati: “Basta feccia. Difendi la Romagna”.

I nove erano già stati individuati di fatto il giorno dopo, grazie alla videosorveglianza della città; dopo successive e più analitiche indagini, i carabinieri di Forlì hanno oggi formalizzato le denunce, con il coordinamento della procura. I presunti autori del raid sono stati denunciati per le ipotesi di reato di “propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa in concorso”, “minaccia in concorso” e “deturpamento e imbrattamento di cose altrui in concorso”.

Si tratta quindi di un ulteriore passo in avanti del lavoro investigativo attivato nell’immediatezza dei fatti, che prevedeva un’ipotesi di sanzione per imbrattamento. Adesso invece è stata formalizzata la denuncia penale, con l’aggravante della presunta discriminazione “razziale, etnica e religiosa”.

Stando a fonti autorevoli delle istituzioni preposte alle indagini, i nove, tra i 25 e i 50 anni, forlivesi, sarebbero già noti alle forze dell’ordine, in quanto appartenenti a schieramenti che traggono ispirazione alle forze di destra, ma comunque non organici o estranei a partiti o associazioni strutturate dello scenario politico, anche extraparlamentare. Classici “attivisti, pronti a scendere in piazza in ogni manifestazione, istigatori”, ma anche solleciti alla fuga nel momento in cui la situazione implica l’intervento delle forze dell’ordine.

Immediata era stata la reazione di sdegno del sindaco della città, Gian Luca Zattini: “La feccia siete voi che avete compiuto questo gesto. Non resterete impuniti. Ho già dato mandato all’avvocatura del Comune di fare una denuncia”.