Con la messa delle 11 nella Badia di Dovadola, si è conclusa domenica scorsa a Dovadola la visita pastorale del vescovo Livio Corazza all’Unità pastorale di Dovadola e Rocca, che comprende anche le parrocchie di Portico, Bocconi e San Benedetto in Alpe, che insieme comprendono circa 4.500 abitanti.
All’omelia il vescovo ha riassunto così la sua iniziativa: "Iniziata con una celebrazione della messa a Bocconi, la più piccola delle parrocchie dell’unità e una delle più piccole delle 25 della diocesi, è continuata incontrando in dieci giorni: le religiose, gli anziani nelle case di riposo, i ragazzi nelle scuole, i sindaci e gli amministratori dei tre comuni, alcune aziende, gli scout e, soprattutto i consigli pastorali delle parrocchie dell’unità pastorale riuniti in assemblea allargata. Ho cercato di mettere in pratica e di vivere i tre verbi della visita: ascoltare, condividere e incoraggiare".
Poi il vescovo ha lasciato tre parole da mettere in pratica: "Rallegratevi, fate comunità, formazione e fraternità, non perdete di vista chi ci guida sempre e non solo nel periodo del Natale: Gesù". Tracciando un bilancio sommario di questi dieci giorni di visita pastorale nella media e alta valle del Montone, il parroco don Giovanni Amati commenta: "E’ stata un’esperienza molto positiva per tutti, vescovo compreso, un vero pellegrinaggio da un paese all’altro per ascoltare, condividere e incoraggiare. Anch’io e il collaboratore don Rudy abbiamo sperimentato che cosa vuol dire Chiesa in uscita, come c’invita a fare papa Francesco".
Fra le tante curiosità due meritano di essere ricordate. Nella casa di riposo di Dovadola, il vescovo ha incontrato la signora Iole di 104 anni, originaria di Rocca, ancora molto arzilla e lucida, "la memoria vivente della vallata". Sempre a Dovadola la messa solenne di domenica si è conclusa con un gruppo di persone di origine africana, "assidui alla messa domenicale", che hanno cantato e danzato un canto liturgico nel loro stile africano e con i costumi della terra d’origine. "Un modo molto bello, interessante e simpatico – hanno concluso vescovo e parroco – di integrazione per diventare tutti insieme comunità dovadolese, che cammina verso un futuro di unità e fraternità". Nei prossimi mesi il vescovo Corazza continuerà la visita pastorale spostandosi nell’unità pastorale di Castrocaro e Terra del Sole, per poi proseguire anche nelle altre unità pastorali; le visite proseguiranno ancora fino al 2027 incluso.