La violenza contro le donne resta una piaga sociale diffusa, che assume forme sempre più subdole e colpisce non solo le vittime, ma anche il tessuto sociale e familiare che le circonda. I dati del Centro Donna del Comune di Forlì parlano chiaro: i casi di maltrattamento sono in aumento rispetto allo scorso anno. Da inizio 2024 si registrano 183 situazioni di violenza, contro le 168 del 2023. Tuttavia, solo 73 donne quest’anno hanno deciso di intraprendere un percorso di accoglienza in strutture dedicate. La fascia d’età più colpita resta quella tra i 25 e i 35 anni, con 31 vittime, seguita dalla fascia 36-45 anni, che conta 28 casi.
Per affrontare queste situazioni, la legge prevede diversi livelli di protezione: le ‘case rifugio’, che offrono tutela immediata in caso di grave pericolo e garantiscono l’anonimato, hanno dato asilo a Forlì 5 donne. Le strutture di primo e secondo livello, invece, forniscono accoglienza a medio-lungo termine, con l’obiettivo di favorire il reinserimento sociale e lavorativo. Attualmente, 31 sono ospitate lì. I dati mostrano che in città le donne italiane (107 casi) sono più colpite rispetto alle straniere (76). Inoltre, la maggior parte delle vittime è madre: sono 120. La violenza psicologica risulta essere la forma più diffusa (103), seguita da quella fisica (65) e da quella economica (61). Nella maggior parte delle situazioni, l’autore dei maltrattamenti è un uomo con cui la donna ha, o aveva, un legame affettivo (coniuge, convivente, fidanzato o ex).
"La crescita nel numero di accessi al Centro Donna rispetto al 2023 ci pone di fronte a due importanti considerazioni – spiega l’assessora Andrea Cintorino (nella foto) –: la prima, la più allarmante, riguarda la diffusione sul nostro territorio del fenomeno della violenza sulle donne, che attraverso forme e strumenti sempre più subdoli provoca sempre più vittime. Maltrattamenti fisici e psicologici, persecuzioni, minacce e soprusi all’interno delle mura domestiche, nell’intimità della coppia e sul lavoro". La seconda considerazione, secondo l’assessora, offre uno spiraglio concreto per la gestione del problema: "Un numero maggiore di accessi al Centro Donna significa una presa di coscienza più forte da parte delle vittime: il rifiuto di vivere nell’omertà e il coraggio di denunciare. Di questo importante elemento dobbiamo farci forza, per puntare a rendere la nostra comunità sempre più compatta nel contrasto alla violenza di genere".
Nel 2023, il Comune aveva promosso corsi gratuiti di difesa personale nella palestra di via Borghetto Accademia, cui aderirono 60 donne di tutte le età e con una lunga lista d’attesa per partecipare. Visto il successo dell’iniziativa, l’Amministrazione ha annunciato che nei prossimi giorni sarà pubblicato un avviso per organizzare una nuova edizione.
Valentina Paiano