Villa romana a Fiumana, ripartono gli scavi

Svelerà altri ’misteri’ sulle residenze extraurbane degli esponenti più in vista delle corti che risiedevano fra V e VI secolo a Ravenna

Villa romana a Fiumana, ripartono gli scavi

Villa romana a Fiumana, ripartono gli scavi

È ripartita in questi giorni la terza campagna di scavo nell’area della villa romana a Fiumana di Predappio. Gli scavi sono diretti da Riccardo Villicich, professore associato di metodologia della ricerca archeologica, presso l’università di Parma, con più di settanta campagne di scavo alle spalle, distribuite fra l’Italia (nel 2012 ha scoperto la celebre sala ottagonale mosaicata della villa di Teodorico a Galeata) e l’Albania. L’attività o è coordinata dagli archeologi Marco Gregori, Emanuela Gardini e Luciana Saviane. Spiegano i responsabili degli scavi: "La storia del sito è incentrata su una prestigiosa villa urbano-rustica di età augustea, come dimostrano gli arredi marmorei rinvenuti nell’estate del 2023, riconducibile con tutta probabilità ad un personaggio pubblico dell’alta aristocrazia di Forum Livi (Forlì), cui si sovrappone in età tardo antica un grande complesso articolato in padiglioni, distribuito su una superficie estesissima. Il padiglione occidentale, solo in minima parte indagato nella scorsa campagna di scavo, noto con il nome di ‘Quadrifoglio di pietra’ per lo sviluppo originale della sua trama architettonica, è un complesso che vanta una planimetria senza confronti nel panorama dell’architettura romana e tardo antica. Se la sua funzione è ancora da decifrare, nel padiglione orientale si riconoscono con certezza le terme della grande villa tardo-antica. Si parla di due edifici distanti l’uno dall’altro circa 120 metri, che in entrambi i casi sembrano vantare un ingombro superiore ai 3.000 metri quadrati".

Il proseguimento degli scavi avrà il compito di svelare altri ‘misteri’ sulla villa, il palatium e le terme. Secondo Villicich, "nel periodo romano tardo-antico le colline forlivesi sarebbero state prescelte per la costruzione delle grandi residenze extra urbane degli esponenti più in vista delle corti che risiedevano fra V e VI secolo a Ravenna, nuovo centro del potere, come appunto dimostrano gli scavi dei siti gemelli di Fiumana e Galeata". Insomma, "le originali forme architettoniche adottate per la costruzione dei padiglioni della villa tardo-antica di Fiumana rendono questo complesso unico, fra le evidenze archeologiche più interessanti della Romagna". L’obiettivo principale della campagna di scavo fino al 2 agosto, a cura degli studenti di archeologia di Parma (anche delle superiori), Bologna e Bari (dal 2025 anche gli studenti di Forlì) è portare in luce una parte consistente del grande complesso termale individuato lo scorso anno, con la speranza di acquisire dati sulla precedente villa di età alto imperiale. Commenta il sindaco Roberto Canali: "Questi straordinari risultati si devono alla stretta collaborazione fra il Comune di Predappio, la Soprintendenza di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini e l’Università di Parma".

Quinto Cappelli