Con le delibere votate poco prima della fine dell’anno i Comuni dell’Unione della Romagna Forlivese hanno materialmente formalizzato la fine della funzione unitaria della Polizia Locale. Dovrebbe essere il primo passo per quel ripensamento dell’Unione stessa come preannunciato a fine agosto scorso da una lettera sottoscritta da tutti i 14 sindaci del comprensorio. L’ente così com’è non è funzionale. Come detto si parte dalla Polizia Locale: Castrocaro Terme e Terra del Sole si è già dissociato, stringendo un accordo con il Comune di Forlì. Civitella lo ha seguito a ruota per tornare a gestire il servizio, almeno per il momento, in proprio. Meldola e Predappio sono appena partiti con un accordo che vede la Polizia Locale operare sui due comuni. L’altra coppia che sta seguendo un iter simile è quella formata da Forlimpopoli e Bertinoro. "Già da oltre un anno il servizio è unificato anche se nell’ambito dell’Unione – spiega la sindaca artusiana, Milena Garavini –, stiamo lavorando per rendere effettiva la collaborazione entro marzo, quando si espliciterà l’uscita dall’Unione votata nel consiglio del 27 dicembre". Per quanto riguarda i comuni rimanenti, si sta studiando come fare. Probabilmente dividendosi per vallate.
Sul fronte dell’Unione, invece, i ragionamenti sono ancora tutti in piedi: si potrebbe andare verso la formazione di due enti, uno di pianura e uno che assommi le vallate. Oppure dividerli tra est e ovest. L’anno che è appena iniziato – in assenza di elezioni, a parte quelle prevedibili di Bertinoro – dovrebbe essere quello giusto per incardinare il nuovo assetto.