GIANNI BONALI
Cronaca

Vicesindaco e vescovo in moschea: "No ai radicalismi e alle distanze"

Incontro durante il Ramadan. Il comandante Sighinolfi: "Mi auguro presto un carabiniere musulmano"

Incontro durante il Ramadan. Il comandante Sighinolfi: "Mi auguro presto un carabiniere musulmano"

Incontro durante il Ramadan. Il comandante Sighinolfi: "Mi auguro presto un carabiniere musulmano"

Comune, diocesi, Arma dei carabinieri: tre istituzioni, rappresentate dai loro esponenti, hanno trascorso il sabato sera alla moschea di via Antonio Masetti a Villa Selva, per un incontro con la comunità islamica (pur invitati, non potevano essere presenti il questore Claudio Mastromattei e il prefetto Rinaldo Argentieri).

La moschea, inaugurata nel 2017, ha una superficie di 530 metri quadrati, una cupola semitrasparente e un minareto di 17 metri. Nel Forlivese i mussulmani sono oltre 10mila e l’edificio accoglie coloro che intendono raccogliersi in preghiera. Mohamed Ballouk, presidente della moschea, ha accolto il vescovo Livio Corazza (accompagnato da don Enrico Casadio), il vicesindaco Vincenzo Bongiorno, l’assessore al welfare Angelica Sansavini, la deputata Rosaria Tassinari, il comandante provinciale dei Carabinieri Samuele Sighinolfi e l’amministratore unico della Fiera Valerio Roccalbegni. L’incontro è iniziato con una cena, l’iftar, il pasto serale con cui si interrompe il digiuno quotidiano durante il mese islamico del Ramadan, che commemora la prima rivelazione del Corano al profeta Maometto. Per gli islamici è un momento di condivisione con famiglia e amici che si riuniscono subito dopo il maghrib (tramonto). Sulla tavola pane arabo e tè, la cui preparazione costituisce un vero e proprio rito. In apertura datteri, uvetta e frutta secca, insalate, seguite da couscous con legumi, stufato di manzo, il tutto aromatizzato da spezie, poi agnello arrosto con verdure e per chiudere un dolce al cucchiaio.

L’iman Magdy abou Hassan ha recitato una preghiera inneggiante alla creazione di ponti tra gli uomini, con una gioia che faccia nascere pensieri e buone azioni, in uno spirito di unità ed amore. Mohammed Ballouk, terminata la cena, ha accompagnato gli ospiti nella grande sala della moschea, in cui 500 fedeli erano riuniti per recitare la preghiera serale, in un intenso momento di raccoglimento. Il Ramadam terminerà a fine marzo e quest’anno coincide in gran parte con il periodo della Quaresima cattolica.

"È la quinta volta che partecipo a questo incontro – ha detto il vescovo Corazza – e ringrazio la comunità musulmana per le preghiere rivolte alla salute di Papa Francesco. Cristiani e musulmani, siamo tutti pellegrini su questa terra, tesi al bene comune". Mentre il vicesindaco Bongiorno ha sottolineato l’importanza di un incontro che "allontana e isola le sterili generalizzazioni e i radicalismi che creano distanza". Rosaria Tassinari ha messo l’accento sulla necessità "di creare ponti e non muri". "Mi auguro che in un prossimo futuro – spiega Samuele Sighinolfi, comandante provinciale dell’Arma – ci siano carabinieri musulmani per un modello di integrazione forte nel territorio".