Viale-Pescaccia, ecco il gran finale. Predappio tra musica e goliardia

Si chiude con una festa la settimana di sfide tra i due rioni, quest’anno priva della tradizionale partita di calcio

Viale-Pescaccia, ecco il gran finale. Predappio tra musica e goliardia

Viale-Pescaccia, ecco il gran finale. Predappio tra musica e goliardia

Si conclude oggi, con inizio alle 18.30 nel piazzale Isonzo, la festa-sfida Viale-Pescaccia, presentando giochi, musica e stand gastronomici. Per tutta la settimana si sono svolte gare e giochi di tutti i generi, fra cui tiro alla fune, basket e partite di calcio fra rappresentanze dei due rioni, non nello stadio di Predappio, come vuole la tradizione, ma nei campi sportivi della frazione di San Cassiano. "Quest’anno – racconta uno dei responsabili, Andrea Greggi – non abbiamo potuto disputare la mitica partita a calcio, perché il campo sportivo è in ristrutturazione. Di conseguenza non si svolgerà neppure il tradizionale ‘funerale’ del rione perdente il lunedì successivo".

La sfida goliardica si svolge fra i due rioni in cui era anticamente divisa la cittadina del Rabbi: Pescaccia e Viale. La Pescaccia, distinta dal colore arancione, è il rione più antico, sviluppatosi attorno a Dovìa, luogo natale di Benito Mussolini, comprendente la zona nord della città, il Viale, sposato al colore azzurro, è il quartiere in prevalenza residenziale, cresciuto dal 1925 in poi. Le due fazioni sono divise simbolicamente dal piccolo fiumiciattolo che attraversa Predappio, passando trasversalmente sotto il viale principale. La sfida a calcio fra le due rispettive squadre si è svolta per decenni fino a una trentina d’anni fa, per poi essere ripresa nel 2015. Ma quest’anno, come ha spiegato Greggi, è saltata, con relativo ‘funerale’, rinviando il tutto al 2025.

Alla preparazione della sfida, che per gli organizzatori dovrebbe raggiungere ‘La notte bianca’ di Bertinoro o ‘La festa del Falò’ di Rocca San Casciano, partecipano aziende, negozi, commercianti, associazioni del territorio e delle frazioni e cittadini entusiasti.

Quinto Cappelli