MICHELE SANTOLINI
Cronaca

Viale Matteotti "Disagi, ma bene le ciclabili"

Gli esercenti lamentano una scarsa comunicazione sull’avvio dei lavori e la mancanza di posti auto, ma sono favorevoli alla mobilità lenta

Viale Matteotti "Disagi, ma bene le ciclabili"

Proseguono i lavori per la pista ciclabile bidirezionale di viale Matteotti, che collegherà piazzale del Lavoro a piazzale della Vittoria. Le operazioni sono cominciate lunedì 19 febbraio e dovrebbero concludersi entro l’estate. È un progetto che si inserisce in un quadro più ampio, volto a incentivare la mobilità sostenibile, favorendo al contempo la sicurezza dei ciclisti e l’accesso da parte dei disabili. Se da una parte gli obiettivi sono chiari, dall’altra resta qualche dubbio circa l’impatto effettivo dei lavori sugli esercizi commerciali e sulla viabilità della zona. Una problematica sollevata da diverse attività è quella della riduzione dei parcheggi, dovuta al cantiere, che ha spinto molti clienti a modificare le proprie abitudini.

"C’è un impatto negativo sul numero di clienti che entrano in negozio – spiega Nicola Mario Scialanca, titolare di Ufficio Moderno – molti non hanno più il posto per mettere le macchine". Discorso analogo da parte di Ivano Incensi, titolare del negozio di strumenti musicali Incensi, che afferma: "Un po’ di disagio c’è stato perché già di base ci sono pochi parcheggi in questa zona e ora ce ne sono ancora meno. Il numero di clienti finora non è diminuito, ma sono aumentate le lamentele per la difficoltà di trovare un posto in cui lasciare l’auto".

Nel tratto interessato dai lavori anche la circolazione ha risentito del restringimento della carreggiata e della mancanza di parcheggi, con un sensibile aumento del traffico e complicazioni per le attività lavorative che prevedono vari spostamenti nel corso della giornata. Lo racconta Daniele Galassi di Radio Lux, impresa che si occupa di installazione di antenne, sistemi antifurto e impianti internet: "Negli orari di punta adesso c’è molto traffico, per noi che ci spostiamo con i furgoni è diventato difficile girare". Un ulteriore aspetto problematico, evidenziato da Galassi e da altri esercenti, è la scarsa comunicazione che ha preceduto l’inizio dei lavori. "Non c’è stata nessuna comunicazione – segnala Galassi –. Lo abbiamo scoperto la mattina stessa perché dove parcheggiavamo di solito era stato posizionato un cartello che segnalava il divieto di sosta con rimozione".

Una nota di amarezza traspare inoltre dalle parole di Fabrizio Bandini di Caffè Matteotti: "Quello che mi dispiace è che nessuno ci abbia avvisato. Sarebbe stato bello organizzare un’assemblea per darci la possibilità di confrontare le idee sul progetto".

Nonostante le difficoltà poste in essere dai lavori tuttavia, gli esercenti si mostrano per lo più convinti della bontà dell’operazione e della sua necessità: "Io sono un ciclista e secondo me la pista ciclabile serve ovunque, a patto ovviamente che sia fatta bene". dichiara Scialanca. Ancora più ottimista Incensi, che prova a guardare con fiducia e positività al futuro della viabilità cittadina: "Bisogna abituarsi ad andare più piano in città. L’auto è fondamentale per certe cose, ma chi può è giusto che usi la bicicletta. Il futuro dovrebbe essere questo, non una corsa continua, ma qualcosa di un po’ più tranquillo".