MATTEO BONDI
Cronaca

Via Saffi, costone ancora transennato

Alcune pietre del muro di contenimento avevano ceduto mesi fa sui parcheggi, Scogli: "Al lavoro su questo e altri 3 interventi"

Il muro di contenimento della ripa che dà su via Saffi a Bertinoro

Il muro di contenimento della ripa che dà su via Saffi a Bertinoro

Dopo le copiose piogge di settembre e ottobre dello scorso anno, alcune pietre che compongono il muro di contenimento della ripa che dà su via Saffi a Bertinoro avevano ceduto, cadendo nella strada sottostante. Proprio ai piedi del costone, trovano posto alcuni parcheggi che sono stati prontamente interdetti con il posizionamento di alcune transenne e nastro bianco rosso dai cantonieri comunali su ordinanza sindacale. Una situazione che perdura tutt’oggi, nonostante siano passati quasi tre mesi dalla prima segnalazione.

La ripa era stata interessata da alcuni movimenti anche durante l’alluvione del maggio 2023, tanto che gli alberi ad alto fusto che vi trovavano dimora si erano pericolosamente inclinati e, di conseguenza, erano stati abbattuti, spogliando così la terra. "I tecnici non sono riusciti a intervenire prima per eseguire i relativi sondaggi di stabilità del terreno – spiega l’assessore ai lavori pubblici, Filippo Scogli –. Ci hanno spiegato che, prima di poter eseguire tali verifiche, il terreno deve essere abbastanza asciutto. Ora si procederà con un paio di micro sondaggi geologici per poi poter definire un progetto di fattibilità tecnico economica".

Oltre al costone di via Saffi, con il relativo progetto di messa in sicurezza, la giunta del prossimo 28 gennaio dovrebbe licenziare anche i progetti esecutivi per la sistemazione degli smottamenti di via Carducci e via Visignano, sempre in centro storico. "Si tratta di tre interventi di piccole dimensioni – continua Scogli – e avevamo timore che non sarebbero interessati agli studi di progettazione. Mettendoli insieme, abbiamo raggiunto così una massa critica tale da poterli affidare con più tranquillità". Il licenziamento dei progetti comporterà che, anche in caso di commissariamento della città, i lavori potranno procedere con il solo intervento degli uffici. Nei mesi scorsi, proprio su un eventuale progetto di riqualificazione di quella ripa, era scaturita una polemica, da parte dei consiglieri di minoranza, sull’utilizzo dei fondi raccolti per gli alluvionati per la realizzazione dello stesso progetto.

"Si trattava di un’idea – spiega Scogli –, che avevamo proposto in commissione. Una volta distribuiti i soldi con il bando, con quelli rimanenti ci sembrava utile poter fare qualcosa di pubblico, ma eravamo aperti a idee e contributi che, puntualmente, non sono arrivati. Per ora comunque andiamo avanti con la messa in sicurezza, mentre per la riqualificazione ci sarà tempo".

Matteo Bondi