MICHELE SANTOLINI
Cronaca

Via Gorizia ‘blindata’. Gli esercenti: "Dopo. Covid e alluvione adesso il cantiere"

Contestati non tanto i lavori alla rete acqua e gas, quanto le modalità della comunicazione e degli interventi: "Mai avuto un cronoprogramma, non ci si è nemmeno potuti organizzare. E abbiamo già un calo di clienti".

Via Gorizia ‘blindata’. Gli esercenti: "Dopo. Covid e alluvione adesso il cantiere"

Via Gorizia ‘blindata’. Gli esercenti: "Dopo. Covid e alluvione adesso il cantiere"

Vento di protesta soffia dagli esercizi commerciali di via Gorizia, a dieci giorni dall’inizio dei lavori di Hera per la posa e la riqualificazione delle reti di acqua e gas. Il cantiere è stato allestito all’altezza della rotonda di via Monte San Michele e si sposterà di cento metri per volta fino a via Lughese, con il completamento dei lavori previsto per la fine dell’estate. Si tratta di una grande opera, che porterà al rinnovamento di circa 800 metri di condotte e la sostituzione di oltre 45 allacci di utenze.

Queste prospettive per l’immediato futuro si trovano però a fare i conti con un presente già fatto di disagi per la viabilità, che ha subìto consistenti deviazioni su strade alternative e secondarie, e conseguentemente anche di danni economici per le attività commerciali e imprenditoriali. Non sono stati anni semplici per gli esercizi della zona, colpiti prima dal Covid, poi dall’alluvione e ora da questa chiusura stradale, contro la quale gli esercenti del posto avevano già raccolto circa 300 firme qualche settimana fa.

Nella giornata di ieri si è svolta una riunione sul tema, a cui hanno partecipato Donatella Bardi del salone da parrucchiera ’Loretta e Donatella’, Marika Sampaoli dell’omonima edicola, Urai Nongsoongnoen di ’Uri Fiori e Piante’ Daniela Zagnoli del negozio di frutta e verdura ’Le 4 Stagioni’, Daniele Benzoardi dell’’Officina Benzoardi’, Marco Rossi del bar tabacchi ’Vitamina’s’, Ciprian Dronca di ’Massimo Pulito’, Francesca Silimbani della clinica veterinaria, Loretta Poggi (ex coordinatrice del comitato di quartiere e neoeletta consigliera nella lista del Pd), Elisa De Filippo di Cna ed Elisa Zanetti (vice coordinatrice del comitato di quartiere).

La sensazione condivisa dai partecipanti è quella di un danno economico concreto già manifestatosi in questi primi giorni e destinato ad acuirsi quando il cantiere si sposterà verso la zona più densa di esercizi: "Molti non passano più da qui, il calo di clienti è già stato notevole nonostante i lavori non siano ancora arrivati in quest’area – dichiara Sampaoli –. Quando succederà avrò delle spaccature nello spazio davanti all’attività. Mi hanno detto che tenteranno di fare una passerella, ma non sono sicuri di riuscirci". Sulla stessa lunghezza d’onda Marco Rossi: "L’anno scorso siamo stati alluvionati e non abbiamo ancora ricevuto quasi nulla a livello di rimborsi. Prima c’è stato il Covid e quest’estate ci toccherà di nuovo lavorare a regime dimezzato".

A suscitare le critiche degli esercenti non sono tanto i lavori in sé, da tutti ritenuti necessari, quanto piuttosto la scarsa comunicazione che li ha preceduti e le loro modalità. Racconta Donatella Bardi: "Il responsabile ha parlato solo con i proprietari, tralasciando noi affittuari che abbiamo saputo tutto solo tramite dei volantini pochi giorni prima".

In particolare si contesta la mancata diffusione presso i commercianti di un cronoprogramma, che pur non eliminando i disagi, avrebbe permesso l’adozione di contromisure. Lo spiega, con una nota di amarezza, Elisa De Filippo di Cna: "Dato il momento delicato per le imprese – sottolinea –, avremmo voluto che ci fosse non un semplice volantinaggio, ma una condivisione del progetto da parte dell’amministrazione. Se i commercianti fossero stati informati prima, avrebbero potuto organizzarsi meglio, anche con le ferie, e ridurre i danni".