Dottor Enrico Valletta, primario di Pediatria negli ospedale di Forlì e Cesena, ci sono ragazzi ricoverati nei reparti che dirige?
"Sì, in questi giorni abbiamo avuto una bambina che ha presentato quella importante reazione infiammatoria sistemica post-Covid che ormai abbiamo imparato ad identificare con l’acronimo di MIS-C. Tutto sembra essere andato per il meglio, ma i controlli proseguiranno. Qualche bambino positivo continuiamo a vederlo, ma complessivamente si tratta di brevi ricoveri precauzionali e per lo più in bambini di pochi mesi di vita che hanno contratto il virus in ambiente familiare".
Perché l’Ausl ha deciso di spostare le vaccinazioni della fascia 5-11, al via domani, al padiglione Vallisneri e dei fragili in via Colombo? Per evitare altri disagi alla Fiera?
"I bambini con malattie croniche o altrimenti ’fragili’ e che sono già seguiti dalla Pediatria di Comunità di Via Colombo saranno vaccinati lì per dare un senso di continuità e di rassicurazione a loro e alle loro famiglie in un ambiente e con personale che, in gran parte, già conoscono. Per tutti gli altri bambini, la scelta del padiglione Vallisneri risponde anzitutto all’opportunità di allestire uno spazio dedicato esclusivamente a loro, con ambienti sufficientemente ampi per accogliere un flusso di bambini e di accompagnatori che ci auguriamo sia consistente. Tutto è stato pensato per dare il servizio più competente e nella modalità più accogliente possibile".
.Alle 15 di lunedì c’erano 162 prenotazioni (ricordiamo che il Fascicolo sanitario ha reso impossibile prenotarsi causa un suo blocco). Ieri ne sono arrivate altre 170. Si aspettava numeri diversi?
"Come inizio non mi sembra affatto male. Mi attendo che le adesioni arrivino un po’ alla volta, ma con ritmo crescente. Molti genitori avranno l’esigenza di informarsi e di riflettere e questo richiede un tempo diverso per ciascuna famiglia. Siamo anche a ridosso delle festività e anche questo può forse incidere".
Per rendere più confortevole la vaccinazione ai più piccoli, avete preso qualche accorgimento?
"Gli operatori sono tutti e da sempre dedicati all’infanzia, infermieri e pediatri. Gli infermieri hanno grande esperienza nelle vaccinazioni dei più piccoli e i pediatri sanno come avvicinarsi ai bambini e ai loro genitori. Stiamo anche valutando la possibilità di un contributo dei Clown dottori per rendere più confortevole l’attesa e il momento della vaccinazione".
Cosa si sente di dire ai genitori dubbiosi o che hanno timori?
"Vorrei che fossero sereni e fiduciosi di fronte alla possibilità di vaccinare i propri figli per una malattia che ha già fatto tanti danni e che ha causato tanta sofferenza in tutto il mondo. L’esperienza accumulata e che cresce ogni giorno, ci dice che il vaccino è sicuro e che gli effetti collaterali sono di gran lunga inferiori ai rischi ai quali anche i bambini vanno incontro contraendo il Covid. Vaccinando i bambini contribuiamo a proteggerli al meglio di quanto oggi conosciamo e facciamo sì che possano continuare ad avere una vita sociale, di scuola e di comunità".
Quanto durerà la protezione vaccinale per i vaccinati in questa fascia?
"Stiamo imparando che il livello di anticorpi dopo la vaccinazione tende a diminuire nell’arco di alcuni mesi e che sono – e forse saranno anche in futuro – necessari ulteriori dosi. Tuttavia, non necessariamente un basso livello di anticorpi significa essere indifesi di fronte all’infezione perché le cellule della memoria immunitaria dovrebbe comunque mantenere la capacità di attivarsi contro il virus e di fornirci un certo grado di protezione. Io credo che nei bambini si verificherà sostanzialmente la stessa cosa, ma è troppo presto per saperlo con esattezza".
Luca Bertaccini