OSCAR BANDINI
Cronaca

Una casa per l’archivio storico Valbonesi

Affidato grazie al Pnrr il risanamento dei locali che ospiteranno l’esposizione (multimediale) del prezioso materiale fotografico

Affidato grazie al Pnrr il risanamento dei locali che ospiteranno l’esposizione (multimediale) del prezioso materiale fotografico

Affidato grazie al Pnrr il risanamento dei locali che ospiteranno l’esposizione (multimediale) del prezioso materiale fotografico

L’Archivio storico digitale Giovanni Valbonesi ha trovato casa. Infatti l’amministrazione comunale di Santa Sofia, grazie alle risorse del Pnrr-Next generation Eu nella misura Attrattività dei Borghi, ha affidato all’ingegnere forlivese Riccardo Petrignani la progettazione definitiva ed esecutiva, nonché direzione lavori, accatastamenti ed esecuzione di opere pari a 176.640 euro.

Il finanziamento servirà a realizzare il risanamento di alcuni locali siti al piano primo del fabbricato denominato ‘Stecca dell’ex Ospedale Nefetti’ e consiste nella realizzazione di spazi dell’archivio fotografico, l’allestimento della collezione fotografica digitalizzata in modalità di fruizione multimediale e la creazione di un ambiente dove collocare l’ampliamento dell’ufficio point diffuso. Contemporaneamente è stato dato mandato all’Unione dei Comuni della Romagna Forlivese di esperire la procedura aperta per l’appalto da aggiudicarsi col criterio del minor prezzo.

L’archivio Valbonesi fu acquistato dal Comune di Santa Sofia nel 1999, ma fino al dicembre 2006, quando un incendio lo danneggiò gravemente, fu colpevolmente lasciato, abbandonato, negli scatoloni. Il fuoco e poi l’acqua avevano distrutto una quota significativa dei negativi, ma l’intervento di molti volontari prima e l’opera poi dei tecnici dell’accademia di Brera e della cooperativa Teca-Voli erano riusciti a salvare molto materiale.

Giovanni Valbonesi è stato l’occhio fotografico su Santa Sofia e sulla Val Bidente dal 1946 al 1990, quarantacinque anni di attività come fotografo, 100.000 scatti in bianco e nero e a colori, un archivio sterminato di immagini che diventano la carta di identità non solo dei paesi di Civitella, Galeata e Santa Sofia, ma di migliaia di famiglie delle frazioni e dei poderi più sperduti ritratte durante i riti e i passaggi dell’esistenza come le nascite, i battesimi, le cerimonie religiose, i funerali, i matrimoni, insomma il ciclo della vita: migliaia di foto tessere e di famiglie riprese insieme alle grandi opere come i rimboschimenti del dopoguerra, i lavori della diga di Ridracoli e dell’ospedale. E ancora le feste del Levante e Ponente, l’agosto santasofiese, i carnevali, i veglioni nel Mentore e nella sala Milleluci. Una collezione di importanza regionale che non a caso è stata valorizzata dall’Ibc Emilia-Romagna con convegni, mostre e cataloghi grazie al lavoro prezioso di Giuseppina Benassati.

"Col progetto esecutivo approvato, per il quale sono in corso le procedure di gara – commenta il vicesindaco Matteo Zanchini con delega ai lavori pubblici –, andremo a intervenire sul risanamento dei locali non ancora ripristinati al piano primo del fabbricato dietro l’attuale sede del Parco nazionale e a fianco degli uffici comunali, avviandoci, di fatto, al completamento della riqualificazione di quel fabbricato, oggetto di precedenti interventi. Si interverrà su tutti gli impianti, gli infissi e i locali interni al fine di restituire nuovi spazi all’archivio storico fotografico Valbonesi, con l’idea di renderlo maggiormente fruibile a santasofiesi e turisti anche in modalità multimediale, attraverso apposita tecnologia. Ricordo – conclude – che quell’immobile è diventato, di fatto, la ‘Casa delle associazioni’ e i lavori ci consentiranno di utilizzare al meglio gli spazi recuperati con la preziosa collaborazione del Terzo Settore".