REDAZIONE FORLÌ

Un libro su padre Paulo. La città aiuta Capo Verde

Il sacerdote dell’arcipelago africano ha a Forlì tanti amici e un’associazione. Pierantonio Zavatti lo ha raccontato con un volume: foto e intervista.

Don Paulo Borges Vaz è anche docente, ma il suo primo impegno è contro la povertà

Don Paulo Borges Vaz è anche docente, ma il suo primo impegno è contro la povertà

Una ‘vita da pastore’ non è solo il titolo di un libro ma il racconto di don Paulo Borges Vaz, il sacerdote capoverdiano conosciuto anche a Forlì per l’impegno a suo favore del circolo Acli ‘Oscar Romero’ e dell’organizzazione di volontariato ‘Amici di Padre Paulo e di Cabo Verde’. Nel testo curato da Pierantonio Zavatti – con la prefazione del forlivese mons. Erio Castellucci, arcivescovo di Modena-Nonantola e di Carpi – il sacerdote racconta, anche con un’intervista, le origini, gli sviluppi e le attività della sua missione e del suo impegno pastorale, nell’opera di promozione ed evangelizzazione umana in un contesto di povertà e di arretratezza economica e sociale nell’arcipelago di Capo Verde.

Figlio di tre continenti (Africa, Europa, America Latina), Padre Paulo ripercorre gli inizi e i tanti incontri che hanno determinato i suoi passi e la sua vocazione: fra le citazioni vi sono anche quelli dei forlivesi don Mario Ricca Rosellini, fondatore della parrocchia della Cava e poi missionario in Congo, e don Tedaldo Naldi, che fu parroco a Vecchiazzano e poi a Rocca San Casciano, e per vari anni missionario in Argentina. La sua azione si svolge, come si spiega anche nel sottotitolo e nelle pagine del libro, all’insegna della carità e giustizia, nel compito educativo e formativo verso i tanti ragazzi e giovani che vanno indirizzati verso un futuro migliore. Padre Paulo è, infatti, anche docente e vicedirettore della Scuola Universitaria cattolica di Capo Verde e sottolinea che "l’amore non deve dimenticare le periferie esistenziali del mondo. Troppe persone soffrono e muoiono per l’indifferenza dei nostri cuori, per l’egoismo e per l’ottusità dei nostri comportamenti".

Nel racconto emerge forte una domanda: cosa può fare la Chiesa? "Prima di tutto – risponde Padre Paulo – dobbiamo essere testimoni autentici e credibili in Africa e nel mondo di un vero spirito di carità cristiana, come chiede sempre Papa Francesco". Nelle 176 pagine del testo (che si trova presso la libreria del Duomo in via Solferino), stampato nel settembre scorso dalla Tipolitografia Valbonesi con il contributo dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola, vi sono pure foto che documentano la storia di Padre Paulo. Mons. Castellucci lo ringrazia. E "continuo, insieme a tanti amici, a ricordarlo nella preghiera e nel cuore. Ringrazio Pierantonio e tutti coloro che contribuiscono all’opera di questo grande e umile sacerdote, e ringrazio tutti quello che leggendo questo libro sentiranno ancora più forte il legame evangelico fra fede personale e impegno sociale".

Alessandro Rondoni