Forlì, 14 settembre 2022 - La dottoressa Nicole Brighi, oncologa dell’Irst - Ircss di Meldola, ha vinto il premio internazionale Esmo Research Fellowship – Translational Focus 2022, il riconoscimento che la European Society for Medical Oncology riserva ogni anno a cinque (quattro per l’area ricerca traslazionale, uno per l’area clinica) oncologi under 40. La cerimonia di premiazione è avvenuta a Parigi all’interno del Congresso Esmo, che è terminato ieri, a cui ha partecipato anche una delegazione dell’istituto tumori.
Unica professionista italiana a vincere il premio nel 2022, grazie alla borsa di studio erogata da Esmo, Brighi frequenterà per un anno l’University College of London Cancer Institute, nel team del prof. Gerhardt Attard, lavorando al progetto che ha l’obiettivo di analizzare, attraverso la biopsia liquida, le alterazioni molecolari che si presentano e sviluppano in corso di trattamento chemioterapico, per identificare la resistenza ai farmaci nei tumori alla prostata.
"È un approccio molto valido e soprattutto poco invasivo – spiega la dottoressa Brighi – poiché avviene tramite semplice prelievo di sangue sul paziente, da cui viene isolato il Dna tumorale che circola. Permette di monitorare il tumore in più momenti della sua storia: una fotografia dello stato genomico, prima, durante e al termine della terapia, quando il tumore ha acquisito resistenza al trattamento. Dandoci così la possibilità di migliorare la personalizzazione del trattamento, informandoci precocemente se il paziente avrà probabilità di rispondere positivamente alla terapia, e aiutandoci ad identificare alterazioni molecolari che possano essere aggredibili con farmaci specifici".
Per la dottoressa , che fa parte dello staff della struttura di Oncologia clinica e sperimentale Terapie innovative e alte dosi diretta dal dottor Ugo De Giorgi, "questo studio rappresenta un ottimo esempio di collaborazione internazionale".
"È la terza volta in sei anni che a un medico Irst viene assegnato il fellowship Esmo, sempre per i tumori alla prostata. Un piccolo record e una bellissima opportunità per la dottoressa Brighi e il nostro gruppo, per crescere ulteriormente nel network delle più importanti istituzioni internazionali nell’ambito dei trattamenti innovativi del carcinoma alla prostata", ha commentato De Giorgi.