REDAZIONE FORLÌ

Tronchi a Schiavonia. Pestelli: "Ancora incuria"

Il candidato di Fratelli d’Italia alle regionali segnala la situazione vicino ai Romiti. E attacca: "La Regione si rifiuta di vedere la realtà, così vite a rischio".

Il legname portato dalla corrente si è arenato ai piedi del ponte

Il legname portato dalla corrente si è arenato ai piedi del ponte

Il ponte di Schiavonia torna ancora nel mirino: troppi detriti ne ostruiscono le volte. A denunciarlo, questa volta, è Luca Pestelli, candidato alle prossime elezioni regionali per Fratelli d’Italia: "A settimane di distanza dall’alluvione accanto alle campate del ponte di Schiavonia ci sono ancora accumuli. La Regione continua imperterrita a rifiutarsi di gestire il territorio ma così facendo prepara una nuova catastrofe".

Sul tema c’è ancora maggiore sensibilità dopo l’alluvione dello scorso settembre, che ha colpito marginalmente Forlì ma ha picchiato duro nel Faentino e nel Lughese, con la piena del fiume Lamone: nei giorni successivi fece il giro del web l’immagine dei giorni precedenti, con il letto del fiume ingombro di legname. L’impatto avuto da questa fattispecie è oggetto di indagine da parte della magistratura. Pestelli prosegue sostenendo che "è sconvolgente che la giunta regionale si rifiuti di vedere la realtà e non capisca che la natura va gestita dall’uomo. Se non si tengono puliti i fiumi e non si fanno le dovute manutenzioni in collina e montagna ci ritroveremo nuovamente con gravissimi problemi di tenuta degli argini in pianura". La conclusione è netta: "Non si può lasciare la cura del territorio a chi ha dato prova di non avere né le capacità né la volontà di provvedere alla sua manutenzione. La situazione in cui versano i nostri fiumi è la dimostrazione evidente che la sinistra continuerà a mettere in pericolo la vita dei cittadini. Serve una nuova gestione del territorio che metta da parte l’ideologia e si concentri sulla salvaguardia delle vite e dei beni delle persone".