QUINTO CAPPELLI
Cronaca

Tredozio, il regalo di Natale: "A 15 mesi dal sisma, dopo i lavori sono tornati a casa 12 anziani"

Il risanamento di parte dell’edificio è costato 200mila euro. Marchi, ex sindaco e presidente della struttura: "Grazie alle famiglie e agli operatori. Primo passo verso la normalità". Ma servono altri 2 milioni.

Il risanamento di parte dell’edificio è costato 200mila euro. Marchi, ex sindaco e presidente della struttura: "Grazie alle famiglie e agli operatori. Primo passo verso la normalità". Ma servono altri 2 milioni.

Il risanamento di parte dell’edificio è costato 200mila euro. Marchi, ex sindaco e presidente della struttura: "Grazie alle famiglie e agli operatori. Primo passo verso la normalità". Ma servono altri 2 milioni.

Dopo 15 mesi dal terremoto del 18 settembre 2023, che creò molti danni anche alla nostra casa di riposo, costringendoci a trasferire nella residenza ‘Il Fontanone’ di Faenza 23 dei nostri 41 ospiti, siamo finalmente lieti di annunciare che una parte della casa danneggiata è stata ristrutturata, permettendo di riportare a Tredozio 12 anziani e di riaprire la cucina interna in tempi brevi".

Lo annuncia il presidente della casa di riposo di ‘Brentani-Nuti’ ed ex sindaco di Tredozio, Luigi Marchi, che aggiunge: "Concludere i primi lavori di ristrutturazione di una parte della casa di riposo e riportare in paese 12 anziani su 23 sfollati a Faenza è stato un grande regalo di Natale non solo per gli ospiti, che non vedevano l’ora di rientrare, ma anche per le loro famiglie e il paese intero, come segno di ripresa per tutti nell’epoca difficile della ricostruzione post-terremoto".

A Faenza sono rimasti ancora 9 ospiti, in attesa di rientrare nella seconda parte della struttura ancora da recuperare, che richiede ingenti lavori di ristrutturazione, con una spesa di oltre 2 milioni di euro, secondo il preventivo, tutti ancora da trovare.

"Il nostro obiettivo – spiega Marchi – è quello di trovare presto questi fondi, grazie ad interventi pubblici e privati, per completare i restauri post-terremoto entro il 2026 o al massimo entro giugno 2027". Marchi racconta anche il difficile periodo del post-terremoto per gli ospiti della casa di riposo, divisi a metà: 18 rimasti a Tredozio nella parte nuova della struttura rimasta illesa (edificata nel 1993 con sistema antisismico) e 23 trasferiti a Faenza (una parte rientrati e solo 9 rimasti nella città manfreda).

Il progetto per i lavori della prima parte della ristrutturazione è costato 200mila euro, di cui 99mila grazie a tante offerte raccolte e gli altri con fondi propri.

A questo proposito spiega il presidente Marchi: "Un grazie agli anziani che sono dovuti andare via, alla loro forza interiore e allo spirito di sacrificio che li ha supportati in questo periodo; un grazie alle loro famiglie e a tutti gli operatori. Un grazie a tutti coloro che hanno lavorato perché ciò avvenisse. Un grazie, per l’appoggio ricevuto, a tutti gli Enti che hanno capito le nostre problematiche e ci sono stati vicino, ma soprattutto un grosso grazie e un abbraccio vanno a tutti coloro che con le loro offerte in danaro hanno permesso che questo progetto si realizzasse. Il lavoro ancora da svolgere è molto più oneroso del precedente, ma siamo fiduciosi che non verremo abbandonati; la casa di riposo di Tredozio deve ritornare un fiore meraviglioso e un vanto per la nostra comunità e per la vallata. Il terremoto ci ha messi in ginocchio, ma questo primo passo verso la normalità ci rende fiduciosi sul futuro; siamo convinti, più che mai, che con l’aiuto di tutti, istituzioni e cittadini, ne usciremo ancora più forti di prima. La casa di riposo, nel 2024, ha compiuto 70 anni di vita e di servizio alla comunità ed è, oggi più che mai, un patrimonio di tutti".