Alla seconda (e conclusiva) giornata della 37ª Sagra del Bartolaccio di Tredozio, organizzata dalla Pro loco, col patrocinio del Comune, hanno partecipato domenica scorsa oltre 1.500 persone da tutta la Romagna: un vero successo per la manifestazione che celebra una delle pietanze più tipiche del paese, in qualche modo simile al crescione o al tortello nella lastra, ma con caratteristiche peculiari che lo rendono unico rispetto ai suoi ’parenti stretti’.
Quest’anno il replicarsi della festa ha assunto un significato in più rispetto alle precedenti edizioni, infatti ha avuto luogo, nonostante tutto, nel paese profondamente segnato dal sisma del mese scorso. Proprio a causa dei danni provocati dal terremoto le iniziative previste dal cartellone della sagra si sono svolte nel campo sportivo, invece che nel centro storico che risulta ancora zona rossa.
Agli stand gastronomici della Pro loco sono stati sfornati per tutta la giornata oltre 5.000 bartolacci, ma anche altri piatti tipici dell’Appennino romagnolo, come la polenta col cinghiale, la paciarèla (una polenta gialla con fagioli e porro) e i dolci a base di castagne. La giornata è stata animata anche da bancarelle di artigianato locale, dagli Alpini con le caldarroste ed il vin brulè, da una visita guidata alla scoperta del centro storico, artisti di strada e musica dal vivo.
Commenta il presidente della Pro loco, Matteo Bendoni: "Siamo contenti dell’esito delle due giornate della manifestazione, sia per l’affluenza della gente del posto che non ha rinunciato a trascorrere qualche momento di spensieratezza, sia per i turisti arrivati da tutta la Romagna, ma anche per alcune delegazioni di gruppi e associazioni arrivati da fuori che hanno voluto portare la loro solidarietà al paese terremotato".
Fra queste delegazioni anche i dirigenti dell’associazione La Sorgente di Bologna, con il direttore sanitario Cristian Perez, che ha deciso di donare a Tredozio un’ambulanza per istituire nel paese dell’alto Tramazzo un presidio sanitario di Pronto soccorso. Durante gli incontri con Pro loco, Protezione civile e sindaco è stato, inoltre, deciso di formare un gruppo di volontari (una quarantina quasi tutti giovani) proprio per promuovere questa iniziativa. Conclude il presidente Bendoni: "Anche dall’incasso della sagra, tolte le spese, la Pro loco donerà al Comune gran parte del ricavato a favore dei terremotati sfollati".
Quinto Cappelli