REDAZIONE FORLÌ

Traumi sportivi, luminari a confronto

Si conclude oggi a Castrocaro il congresso che vede la partecipazione di esperti del settore e atleti.

Si conclude oggi al Padiglione delle Feste delle Terme di Castrocaro la X edizione di ‘The battle, congresso internazionale di traumatologia sportiva’ che riunisce le più grandi professionalità del settore: medici di varie discipline, fisioterapisti, preparatori atletici e allenatori. Oltre agli stessi atleti. Promotore il prof Giuseppe Porcellini, docente dell’Università di Modena e Reggio Emilia. "Lo spirito di questi due giorni è portare un’esperienza comune – spiega il luminare –: in ogni congresso i chirurghi parlano con i chirurghi, i fisioterapisti con i fisioterapisti. Qui medici e professionisti di altissimo livello riescono a confrontarsi, ad ascoltarsi". Il metodo ideale per inquadrare i casi clinici riguardanti il trauma articolare nella pratica sportiva: dalla diagnosi al trattamento fino al percorso riabilitativo. "Poi ci sono gli atleti cha raccontano come hanno affrontato il trauma sportivo: le loro indicazioni ci permettono di migliorare la terapia chirurgica, fisioterapica e il ritorno allo sport, e trasferire queste preziose informazioni anche nel trattamento dell’atleta della domenica. Non operiamo nell’ambito della matematica o delle scienze esatte: non siamo santoni ma professionisti che lavorano per il bene dell’atleta". Tra gli sportivi presenti al congresso Daniele Masala, campione olimpico di pentathlon moderno alla Olimpiadi di Los Angeles del 1984, in forma come allora. "Il professor Franco Russo, nella commissione scientifica del congresso, mi ha seguito in tutto il percorso a cinque cerchi, già a Montreal 1976. Chi fa sport porta il fisico sempre ai limiti e per questo si trova a dover fronteggiare mille malanni e non solo infortuni legati a un trauma. Il problema è che i grandi atleti avrebbero sempre la pretesa di ricominciare subito ad allenarsi e così facendo finiscono per incorrere in nuovi infortuni". Altro testimonial di fama il rugbista Martin Castrogiovanni. "Sono a Castrocaro in veste di cavia – racconta sfoderando un sorriso –: nella mia carriera ho subito tantissimi infortuni. E con il dottor Porcellini dovrò presto affrontare l’inserimento di una protesi alla spalla". Non per niente lo chiamano ‘il mago della spalla’.

Francesca Miccoli