
La struttura termale di Fratta che è rimasta del tutto. ferma dal maggio del 2023
Fine (per il momento) delle illusioni. Si è conclusa con un nulla di fatto l’asta che mirava alla vendita del centro termale di Fratta, frazione di Bertinoro e che alla fine del 2024 sembrava aver dato esito positivo: la società aggiudicataria, infatti, si è ritirata prima della conclusione dell’affare. Si tornerà, quindi a indire un’ulteriore asta per cercare di riuscire in un’impresa che sembra più ardua del previsto.
Questo è quanto si apprende dalla curatrice fallimentare dell’impianto, Silvia Romboli, la quale ha assunto il ruolo dopo che il tribunale ha sancito l’inadempienza della società che si era aggiudicata l’asta di novembre a 1 milione 660mila euro. "Purtroppo l’asta non si è perfezionata – spiega la curatrice –, perché la società aggiudicataria non ha versato il saldo dovuto". Dopo il sospiro di sollievo di fine anno, quando, appunto, l’asta era stata aggiudicata, facendo così intravedere un futuro per il centro termale fermo dal maggio del 2023, si torna ora nell’incubo di una nuova procedura.
"La nuova asta verrà indetta con le stesse modalità dell’ultima – continua Romboli – e penso che possa aprirsi nei prossimi mesi". La base di partenza per le offerte era già scesa a 1 milione 100mila euro, dai 7 milioni con cui si era tenuta la prima, nell’estate del 2023. A questa cifra si dovranno poi sommare i soldi necessari per gli interventi di recupero e ripristino di tutto lo stabile che ha subito notevoli danni a causa dell’alluvione. Una circostanza che non fa che complicare un quadro che già non si presentava come semplice.
"In tal senso ci eravamo già mossi con la struttura commissariale – spiega la liquidatrice – che aveva garantito che si sarebbe potuto accedere ai fondi destinati agli alluvionati". Chi acquisterà, quindi, avrà diritto a un rimborso dei danni, come tutti coloro che hanno subìto le conseguenze del disastro.
Nel novembre scorso, erano state due le società interessate all’acquisto a prezzi di saldo del Grand Hotel Terme della Fratta con relativo centro termale, per questo motivo si era svolta una mini asta tra le due che aveva portato il prezzo di partenza a lievitare fino ai 1.600.000 euro finali. Con il dileguarsi della vincitrice, lo sguardo, quindi, è andato inevitabilmente all’altra partecipante alla gara: "Ho già sondato la disponibilità della società che aveva perso – spiega la curatrice –, ma questa si è detta non più interessata. Per questo motivo dovremo per forza procedere con la nuova procedura".
Una circostanza che ha una conseguenza inevitabile: i tempi si allungheranno di molto, anche perché se dovesse essere comunque aggiudicata la vendita, si dovranno attendere ulteriori due mesi per dare modo alla Soprintendenza di esercitare il proprio diritto di acquisizione del bene, nel caso lo ritenesse opportuno. Procedura che non aveva avuto seguito in questo ultimo caso, ma che dovrà essere ripetuta anche con la nuova asta. La struttura, attualmente, verrà messa all’asta con la sua funzione di centro termale, essendo stata respinta dalla precedente amministrazione comunale la possibilità di cambio di destinazione d’uso. Da alcuni eventuali acquirenti era stata ventilata la possibilità di acquisto nel caso avessero potuto farla diventare una casa di riposo per anziani.