Castrocaro è la fine di un’era. Da ieri le Terme, per decenni fiore all’occhiello del paese del Campanone e volano dell’economia locale, sono private. In mattinata la Regione, la Provincia e il Comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole hanno siglato la cessione delle ultime azioni ancora in mano pubblica. Titolare del diritto di proprietà è ora Longlife Formula Srl, la società di gestione già detentrice dell’86% delle quote, legata al gruppo Gvm Care & Research, il colosso della sanità privata che fa capo all’imprenditore forlivese Ettore Sansavini.
A ufficializzare il compimento dell’ultimo step del lungo processo di privatizzazione è stato un comunicato diramato congiuntamente dai tre enti locali, a firma dell’assessore regionale a turismo, commercio e sport Roberta Frisoni, del presidente della Provincia Enzo Lattuca e del sindaco del Comune termale Francesco Billi. "Con l’accettazione dell’offerta di Long Life Formula, verranno liquidate le ultime quote pubbliche di partecipazione residuale nelle Terme di Castrocaro, pari al 13% circa, rispettivamente divise fra Comune, per un 8,2%, e Regione e Provincia, per un 2,7% ciascuna – scrivono i tre rappresentanti istituzionali –. La definitiva dismissione rappresenta un atto risolutivo, nonché consequenziale, rispetto all’iter intrapreso nel 2015, condotto secondo principi valutativi trasparenti, legittimi e omogenei".
La cessione delle azioni residuali comporterà la corresponsione, in tre rate annuali, di un totale di un milione e 164mila euro per il Comune, e, nella stessa modalità, di 388mila euro per la Regione e altrettanto per la Provincia. "Si tratta di un’offerta congrua rispetto all’interesse pubblico e accettata dopo gli idonei adempimenti di evidenza pubblica. Pertanto intendiamo ringraziare tutti i funzionari che hanno contribuito alla definizione del procedimento, certi che la normalizzazione dei reciproci rapporti patrimoniali faciliterà tutte le parti nel prosieguo delle rispettive attività" la chiusura del comunicato.
Il percorso di privatizzazione delle Terme di Castrocaro era iniziato negli anni in cui sul primo scranno municipale sedeva Maurizio Fussi e proseguito in ossequio alle disposizioni normative che impongono agli enti pubblici di dismettere le azioni delle partecipate in perdita. Risale al 2017 il passaggio nelle mani private della maggioranza, salita dal 49% al 59%. Nell’ambito di quell’accordo venne liquidata al Comune la somma di 875mila euro. Dal 2017 a oggi si sono susseguiti aumenti di capitale sociale, sottoscritti unicamente dalla parte privata e giustificati dagli investimenti di riqualificazione del polo termale, che hanno ridotto ulteriormente il pacchetto azionario dei tre soci pubblici.
Andata deserta l’asta pubblica del 2020, a fine 2022 Regione, Provincia e Comune si sono riattivati per terminare il percorso di dismissione con la richiesta di liquidazione delle quote, alla quale ha fatto seguito l’offerta di Long Life Formula, valutata e accettata congiuntamente.
Si chiude così una pagina della storia di Castrocaro. Ormai lontani gli anni in cui la piscina era presa d’assalto da residenti e turisti, al pari del parco, del minigolf e della disco sotto le stelle ‘La Silvanella’. Il grande compendio è oggi sinonimo di Terme ma anche di Centro di riabilitazione e idrochinesiterapia, Centro diagnostico avanzato, Lucia Magnani Health Clinic, Padiglione e Grand Hotel, oggi più vicino alla quinta stella grazie al recente accordo con lo chef stellato Carlo Cracco.