Teatro ’senza limiti’. Ipovedenti protagonisti con ’Non vedo l’ora’

Grazie al Centro Diego Fabbri, nella passata stagione, sono state audiodescritte più di 60 rappresentazioni. Al via una produzione da una storia vera.

Teatro ’senza limiti’. Ipovedenti protagonisti con ’Non vedo l’ora’

Teatro ’senza limiti’. Ipovedenti protagonisti con ’Non vedo l’ora’

Il contrasto alle disuguaglianze sociali inizia da una cultura accessibile a tutti. Il Centro Diego Fabbri, grazie al progetto ‘Teatro no limits’, dal 2010 garantisce la fruizione delle opere teatrali anche agli spettatori con disabilità sensoriali. "Questa è stata una stagione straordinaria – sottolinea Paolo De Lorenzi, direttore dell’associazione –: abbiamo audiodescritto più di 60 rappresentazioni in tutto il territorio nazionale. Forlì è stata capofila di questo progetto unico che ora viene portato avanti da diverse realtà italiane. Non ci occupiamo solo di prosa ma anche di balletto, film e grandi mostre. Infatti, in collaborazione con il museo San Domenico abbiamo ideato un’audio-video guida che permetta a tutte le persone ipovedenti o non udenti di godere delle opere".

L’esperienza a teatro per molte persone con disabilità sensoriale può diventare un vero ostacolo insormontabile: "Grazie a ‘Teatro no limits’ – spiega Aurelia Irmi, ipovedente e rappresentante dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – molti di noi sono riusciti per la prima volta a ‘uscire dal buio’ e ‘vedere’ uno spettacolo. Questo è stato anche il modo di conoscere nuove persone e creare una comunità coesa di appassionati". Come si rende accessibile uno spettacolo? L’audiodescrizione rende ‘visibili’ scene, costumi e i movimenti degli attori. Prima che la ribalta prenda vita, viene eseguito un ‘tour tattile’ del palco dove lo spettatore possa immergersi nell’atmosfera; prima della messa in scena viene fatta ascoltare un’introduzione della storia. Durante lo spettacolo il servizio viene svolto ‘in diretta’ attraverso delle cuffie wireless dove la voce narrante si inserisce tra le battute degli attori senza mai sovrapporsi. "Questo servizio è gratuito per gli ipovedenti – continua De Lorenzi – ed è frutto di moltissime ore di lavoro da parte dei nostri operatori, perché il copione originale va rimaneggiato in modo da restituire quanti più dettagli possibili". Il Centro Diego Fabbri non si ferma qui: l’associazione porterà le persone con disabilità visiva sul palco nello spettacolo ‘Non vedo l’ora’ scritto da Giampiero Pizzol. La rappresentazione mette in scena la storia di Luca Lepri, giovane che a causa di un melanoma ha perso la vista. Per formare i futuri attori verrà attivato un laboratorio teatrale e di danza condotto da Daniela Piccari. La pièce debutterà nel teatro cittadino durante la Settimana del Buon Vivere in autunno. Per realizzare questo progetto il Centro Diego Fabbri ha aperto una raccolta fondi sulla piattaforma di crowdfunding Idea Ginger dove è possibile donare liberamente una quota (www.ideaginger.it/progetti/non-vedo-l-ora.html).

Valentina Paiano