REDAZIONE FORLÌ

Strade sconnesse "Monitoriamo le radici"

Alcune piante, come i pini e i tigli di viale Roma, creano avvallamenti "Controlli sotto terra e sulla stabilità. Valutiamo rischi e benefici".

Strade sconnesse "Monitoriamo le radici"

Le ‘gibbosità’ create dalle radici dei pini e dei tigli secolari di via Roma, via Matteotti, via Corelli e altre strade urbane, creano problemi di sicurezza, sia sulle strade sia sui marciapiedi, cioè tanto alle auto quanto ai pedoni. "Questa è una situazione che non riguarda solo Forlì, ma tutto il territorio – spiega l’assessore Giuseppe Petetta –. Noi oggi subiamo le scelte fatte nel 1936 quando, ad esempio, su viale Roma sono stati piantati pini e tigli senza garantire un adeguato spazio tra le piante stesse e soprattutto, senza immaginare lo sviluppo urbanistico che ci sarebbe stato. Poi, negli anni ’60 hanno fatto due piste ciclabili, riducendo molto l’aiuola intorno agli alberi".

Questa è la storia, assessore, ma oggi come interviene l’Amministrazione sugli smottamenti creati dagli alberi sulle strade e sui marciapiedi?

"Noi dobbiamo tenere presenti due aspetti: la sicurezza e la difesa dell’ambiente e capire se i benefici che offrono le piante sono superiori ai disagi e ai rischi. Alcuni anni fa, su via Roma, abbiamo fatto una serie di interventi, abbiamo scoperchiato l’asfalto, per controllare le radici di alcuni alberi e capire se potessero essere mantenute o riposizionate. In alcuni casi, sono state tagliate".

Al momento non sono previsti altri provvedimenti?

"Monitoriamo costantemente, sempre tenendo conto dei benefici e dei vantaggi in caso di interventi".

Gli alberi più vecchi possono presentare anche problemi di stabilità?

"Sul patrimonio arboreo, e parliamo di circa 45mila piante, facciamo regolarmente delle prove di stabilità. Sono controlli periodici che eseguiamo con la consulenza di tecnici esperti: le piante sono suddivise in quattro categorie, secondo il loro livello di sicurezza. Se si riscontra che una pianta non è abbastanza sicura, i controlli sono annuali, altrimenti sono più diluiti nel tempo".

In questi casi si può arrivare all’abbattimento?

"Ci posso essere i presupposti perché un albero, che in ambiente urbano vive comunque circa 70 anni, sia abbattuto: in città, non possiamo certo permetterci che caschi. Del resto, questa amministrazione ha piantumato oltre 10mila nuovi alberi".

Paola Mauti