Storyteller da tutto il mondo per raccontare storie

Il Centro Italiano di Storytelling, fondato da Giovanna Conforto a Portico nel 2018, vanta narratori provenienti da tre continenti. Grazie al metodo appreso, alcuni partecipano a festival internazionali mentre altri si dedicano alla narrazione locale. La collaborazione con le scuole è parte integrante dei progetti.

Storyteller da tutto il mondo per raccontare storie

Il gruppo degli storyteller con alcuni stranieri

"I nostri narratori arrivano ora da tre continenti". Ad annunciarlo è Giovanna Conforto, fondatrice e direttore artistico del Centro Italiano di Storytelling, sorto a Portico il 25 aprile 2018. Aggiunge la fondatrice: "Solo qualche anno fa nessuno di loro sapeva cosa volesse dire raccontare ‘a braccio’. Ora alcuni sono diventati esperti e viaggiano per i festival del mondo. Anna Facciani usa il nostro metodo per insegnare l’italiano ai suoi studenti immigrati di Portico, che addirittura raccontano in pubblico, Nayla Daoun dal Libano ormai è scioltissima, cosi come Monika dalla Germania". Aggiunge Giovanna Conforto: "In questo ultimo anno abbiamo acquisito anche nuovi amici attraverso i progetti che abbiamo in corso. E gli altri? Semplicemente si dilettano a raccontare ed ascoltare storie". Le ultime sono state raccontate l’altra sera a Bocconi, lungo la strada che porta alla cascata della Brusìa, un piscina a cielo aperto molto frequentata in questi giorni di calura estiva. Conclude la fondatrice del Centro: "Sono proprio soddisfatta di quello che sta facendo il Centro Italiano Storytelling. Bravi, ragazzi. Un grazie particolare a Maurizio Monti, sindaco del Comune di Portico e San Benedetto, per la partecipazione e il sostegno". Con i progetti di raccontar storie, gli storyteller collaborano anche con le scuole.

Quinto Cappelli