Sfrecciano in strada veloci e, sebbene siano sottoposti alle stesse regole del codice della strada che valgono per le auto, spesso finiscono per applicarle non troppo rigidamente. I monopattini negli ultimi anni sono sempre più diffusi, complici incentivi ad hoc e un aumento della sensibilità ambientalista favorevole ai mezzi di locomozione elettrici. Con l’aumentare esponenziale del loro numero, i monopattini hanno avuto come controindicazione un po’ di scompiglio nelle città. A loro, oltre che alle biciclette ‘tradizionali’, sono rivolti i grandi dissuasori arancioni posti sotto i portici di piazza Saffi, sia sul lato del municipio che su quello dove insiste palazzo Albertini. Non solo: anche all’ingresso del municipio da piazzetta della Misura. Un grande cartello di divieto esplicita chi siano i destinatari: ‘per bici e monopattini’. Resta ovviamente lo spazio per passare a piedi.
I dissuasori costituiscono un ostacolo fisico all’ingresso ai portici e sono stati in molti a notarli. "Sono un potenziamento temporaneo della segnaletica e hanno una funzione di deterrenza – spiega il vicecomandante della polizia locale Andrea Gualtieri – che si è reso necessario in seguito a numerose lamentele di chi notava il ripetuto passaggio di mezzi non autorizzati e temeva per l’incolumità dei pedoni".
Questo tipo di provvedimento si usa per scoraggiare il transito e ribadire una regola già stabilita: "Rimarranno posizionati per un po’ – prosegue Gualtieri –, poi saranno rimossi. Non sarà necessario tradurli in divieti fissi perché il divieto fa già parte del codice della strada e dovrebbe già essere implicito e di conoscenza comune. Contestualmente, comunque, potenzieremo anche i controlli e saremo più incisivi nel fare applicare le regole della strada". Insomma, multe in arrivo per gli indisciplinati.