Stazione dell’Alta velocità: botta e risposta con Rimini

La polemica sull'opportunità della futura stazione Romagna a Forlì: contrastanti opinioni tra assessore di Rimini e assessori forlivesi, con focus sull'importanza strategica dell'infrastruttura per la regione.

Stazione dell’Alta velocità: botta e risposta con Rimini

Roberta Frisoni, assessora alla mobilità del Comune di Rimini

"Che c’azzecca la futura ‘Stazione Romagna’ nel Forlivese? Non si capisce la funzionalità di uno scalo ferroviario in un’area del territorio romagnolo che non si presenta oggi come uno snodo ferroviario e stradale capace di connettere i nuovi collegamenti Alta Velocità ferroviaria verso altri poli trasportistici e di funzioni": queste parole rilasciate giovedì dall’assessora alla mobilità del Comune di Rimini, Roberta Frisoni, non sono passate inosservate sotto San Mercuriuale, ovviamente.

L’idea di una stazione Romagna da realizzare nella "baricentrica Forlì" era stata rilanciata dal viceministro ai Trasporti, Galeazzo Bignami, durante la partecipazione all’Adria Shipping Summit di Ravenna. Se dure sono sembrate le affermazioni al ‘veleno’ dell’assessora Frisoni, altrettanto categorica è stata ieri la replica degli assessori forlivesi Luca Bartolini (urbanistica), Giuseppe Petetta (viabilità) e Kevin Bravi (turismo).

"A Roberta Frisoni – inizia Bartolini – consiglio di pensare all’utilità delle proprie opere e di evitare commenti inadeguati e fuori luogo su un progetto, quello della stazione Romagna a Forlì, che garantirebbe un rafforzamento del trasporto merci e passeggeri su rotaie a beneficio dell’intera regione. Molto probabilmente all’assessore Frisoni dà fastidio il fatto che per la prima volta, da trent’anni a questa parte, il Governo e, in questo caso, il viceministro Galeazzo Bignami considerino il capoluogo forlivese al pari di tutti gli altri capoluoghi di provincia e si impegnino, con progettualità concrete, a valorizzarne le caratteristiche e il posizionamento all’interno del contesto regionale".

La sottolineatura sulla localizzazione baricentrica di Forlì arriva anche da Petetta. "Forlì rappresenta il candidato ideale per una stazione Romagna dell’alta velocità, di questo noi ne siamo fortemente consapevoli e riteniamo che la strada intrapresa dal Governo sia quella giusta. Un’infrastruttura di questo tipo ridurrebbe in maniera significativa il gap ferroviario della Romagna e i tempi di percorrenza tra piccoli e grandi centri della Regione, oltre a porsi in piena coerenza con le sfide della mobilità sostenibile".

"L’insediamento di una stazione dell’alta velocità a Forlì fungerebbe da moltiplicatore dei flussi turistici e garantirebbe un elemento di ulteriore attrattività per tutti i nostri Comuni – conclude l’assessore Bravi –; non sarebbe solo Forlì a beneficiarne ma l’intero sistema Romagna, che oggi deve fare i conti con alcune carenze infrastrutturali e di accessibilità indiscutibili, su cui dobbiamo lavorare in maniera sinergica ma nella piena consapevolezza delle peculiarità di ciascun territorio. Da questo punto di vista, Forlì ha tutte le carte in regola per ospitare una stazione dell’alta velocità perché è la ‘natura’ che la colloca al centro della Romagna e lungo la via Emilia".

Matteo Bondi