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Sostegno al castello di Pianetto. Un investimento di 180mila euro per mettere in sicurezza la torre

La sindaca Pondini: "Tra i lavori la ricostruzione di due muri e la pulizia dell’area"

La sindaca Pondini: "Tra i lavori la ricostruzione di due muri e la pulizia dell’area"

La sindaca Pondini: "Tra i lavori la ricostruzione di due muri e la pulizia dell’area"

L’amministrazione comunale di Galeata ha approvato poco prima di Ferragosto i progetti definitivi esecutivi di diversi interventi. Quello più atteso ha un valore di 180mila euro ed è relativo a un primo intervento di pulizia e messa in sicurezza del castello di Pianetto. Un intervento atteso da decenni dopo che il medievale maniero – ben visibile dalla Bidentina – era diventato di proprietà del Comune.

"I lavori consistono – precisa il sindaco Francesca Pondini – nella ricostruzione di due muri di sostegno, la riprofilatura di un percorso pedonale, la realizzazione di una recinzione di pali di castagno e la pulizia di tutta l’ area verde compresa all’ interno delle mura di cinta del castello sovrastante il borgo storico della frazione di Pianetto. Il tutto grazie all’assegnazione di fondi statali. E’ solo un primo passo, ma necessario per impedire la completa rovina del grande complesso simbolo architettonico della val Bidente e la cui salvaguardia era richiesta non solo dai residenti, ma da tanti appassionati". Tra questi Gerardo Ghini entusiasta della notizia che con foto e video ha tenuto i riflettori accesi sul problema. "Ora vivo a Cervia, ma sono nato a Pianetto all’ombra del castello allora abitato da Gianna e Giustin, poi luogo di passeggiate e di scoperte ricche di storie raccontate dal maestro Ellero Leoncini. Storie documentate per fortuna nel Museo Mambrini e nell’archivio comunale. Ho sempre desiderato questo momento ovvero che si torni a fruire del castello, rimetterlo in luce e in sicurezza. Ringrazio perciò il sindaco Francesca Pondini e la giunta per questo primo importante passaggio".

Come scriveva Domenico Mambrini nel suo fondamentale ‘Galeata nella storia e nell’arte’ la rocca di Pianetto era la più forte posseduta dagli abati di S. Ellero. Terremoti, guerre e l’abbandono hanno fortemente colpito il complesso che incombe dall’alto sul borgo. Forse di origine romana a guardia della urbs di Mevaniola era stato costruito come si legge nella relazione del 1371 del cardinale Anglico de Grimoard legato papale: "È in una costa sopra un’altissima ripa del fiume acquedotto (Bidente) con la strada che va in Toscana che passa tra il castello e il fiume che in alcun modo vi si può passare contro la volontà dei padroni del castello". Dopo gli abati di Sant’Ellero fu proprietà della Repubblica di Firenze per opera di Guido Selvatico di Romena, e nel 1316 torna in possesso degli abati di Sant’Ellero.

Tornato sotto il dominio di Firenze nel 1424, ed occupato da Federico da Montefeltro nel 1527, vide anche il passaggio del Borbone diretto al sacco di Roma nel 1527. Nei secoli successivi perse progressivamente di importanza e fu abbandonato. Ora può iniziare una nuova fase per l’antico maniero.

Oscar Bandini