L’azienda Electrolux ha avviato la procedura per i contratti di solidarietà anche nello stabilimento di Forlì, con relativi licenziamenti su base volontaria incentivata per gli operai. La solidarietà partirà a gennaio 2025 e dovrebbe concludersi a settembre, coinvolgendo 668 operai.
Electrolux aveva dichiarato a ottobre che le eccedenze complessive si attestano a 55 unità per Forlì, 18 per Cerreto d’Esi, in provincia di Ancona, 80 per Solaro (Milano) e 130 per Porcia (Pordenone). Una situazione di difficoltà che accomuna tutto il settore.
"Per i sindacati metalmeccanici di Fim-Fiom-Uilm – afferma Cinzia Colaprico, delegata Rsu Fiom Electrolux di Forlì – è tempo di lotte per conquistare il contratto nazionale. Abbiamo proclamato, in seguito alla rottura del tavolo di trattativa, il blocco delle flessibilità e lo sciopero dello straordinario in tutte le fabbriche italiane". Le sigle sindacali hanno infatti intenzione di giungere ad un contratto per tutte le persone che lavorano nelle imprese metalmeccaniche. "A cui si aggiungono – prosegue Colaprico – anche otto ore di sciopero da articolare negli stabilimenti e sul territorio con manifestazioni, da effettuare entro il 15 gennaio 2025. Insomma uno scontro aperto per avere gli aumenti salariali negati dalle imprese, Electrolux compresa, al tavolo nazionale".
E Colaprico segnala come "all’Electrolux di Forlì all’improvviso la direzione ha iniziato a chiedere continuamente straordinari, tutti i giorni, sottraendo tempo alla pausa mensa, anche di sabato, con voci persino di qualche assunzione. Direi che si tratta di una bella contraddizione". I sindacati sottolineano come sarebbe anche l’occasione "per chiudere il contratto nazionale, stante la leggera ripresa di fine 2024 nel settore metalmeccanico, che dà speranza per il prossimo anno".
Resta sullo sfondo per la delegata sindacale "la caotica gestione che caratterizza l’andamento del colosso svedese e la necessità di arrivare ad un contratto per i lavoratori metalmeccanici che dia un po’ di respiro economico alle retribuzioni. Ma per arrivare all’obiettivo serve convincere gli operai a scioperare, compreso a non fare lo straordinario, per mettere alle corde l’impresa". Anche perché "vanno battute le rigidità di Federmeccanica e Assistal-spiegano i sindacati-con la partecipazione alle iniziative di lotta e il sostegno alla nostre proposte".
Gianni Bonali