Sicurezza, più telecamere e Targa System fissi

Presentato il piano. Verrà scelto un quartiere per monitorare gli incidenti stradali e capire dove e come intervenire

L’assessore Marco Ravaioli

L’assessore Marco Ravaioli

Forlì, 2 dicembre 2016 - Telecamere, interventi di urbanistica per migliorare la sicurezza stradale e un diverso impiego della polizia municipale. L’assessore comunale Marco Ravaioli ha presentato ieri in commissione consiliare il progetto sulla sicurezza ForlìSiCura. «Si tratta di linee guida – precisa Ravaioli –. L’approccio non è quello di prendere o lasciare: siamo aperti ai suggerimenti». La speranza è di arrivare a un documento condiviso tra la fine del mese e l’inizio del 2017.

La novità, che sarà introdotta il prossimo anno, è costituita da un sistema fisso di riconoscimento targhe (il cosiddetto Targa System), che controllerà se le auto sono assicurate e in regola con la revisione, se il veicolo è stato rubato o risulta tra quelli ‘attenzionati’ dalle forze dell’ordine o se è sottoposto a fermo amministrativo. «Ci sarà la possibilità che le forze dell’ordine inseriscano i dati in tempo reale per controllare una macchina sospetta», spiega Ravaioli. Il Targa System verrà installato inizialmente solo in alcuni quartieri, con l’obiettivo di arrivare a una copertura completa da qui al 2020 (al sistema potrebbero agganciarsi i comuni dell’Unione). Saranno poi installate altre telecamere, andando così a potenziare il sistema di videosorveglianza. Saranno dispositivi di ultimi generazione, che sfrutteranno la fibra ottica.

L’amministrazione costituirà poi «un tavolo composto da tecnici» che ripenserà il rapporto tra urbanistica e sicurezza. «Incroceremo i dati degli incidenti stradali, nello specifico come e dove avvengono». Una volta fatto ciò sarà possibile ipotizzare interventi concreti, partendo dall’installazione di segnaletica, dissuasori, elementi di arredo urbano e illuminazione. «Sceglieremo un quartiere e sperimenteremo l’efficacia di questi interventi – ragiona l’amministratore –. Non sarà in centro storico, perché è più difficoltoso e costoso intervenire sull’esistente». Più ragionevole pensare che questo venga attuato in zone di nuova urbanizzazione.

Verrà poi ripensato il ruolo della polizia municipale (in attesa che venga individuato il nuovo comandante; gennaio dovrebbe essere il mese buono). «Per gestire la vigilanza naturale con persone preparate», aggiunge Ravaioli, il quale poi precisa che il Comune non ha poteri illimitati: «Da noi dipende la polizia municipale. Non abbiamo modo di incidere su certezza della pena e organici delle forze dell’ordine».