‘Teatro in classe’ scalda i motori: sta per ripartire l’iniziativa de il Resto del Carlino realizzata in collaborazione con il teatro Diego Fabbri, il Centro Diego Fabbri e Conad, ideata per coinvolgere i ragazzi delle scuole in una forma di teatro partecipato che vede gli studenti assistere agli spettacoli in cartellone al Piccolo di Forlì e al Diego Fabbri, per poi commentarli in recensioni individuali o condivise con il resto della classe. Le recensioni, poi, troveranno posto sulle pagine del Carlino.
Ruggero Sintoni, co-direttore di Accademia Perduta/Romagna Teatri insieme a Claudio Casadio, sottolinea come il progetto si stia consolidando e stia interessando sempre di più gli studenti e le studentesse del territorio: "Si tratta di un progetto molto importante perché coinvolge direttamente i ragazzi in una visione collettiva dello spettacolo a teatro, per poi approfondire, discutere e recensire insieme agli insegnanti, agli attori e ai registi, le tematiche affrontate negli spettacoli". Per la stagione teatrale 2024/25 sono numerosi gli spettacoli proposti, sia di prosa che di drammaturgia contemporanea, spaziando tra tematiche più brillanti ad altre più storiche ad altre ancora sociali legate all’attualità, proprio per offrire una proposta culturale ampia e diversificata, per incuriosire il giovane pubblico.
"Un progetto quindi molto stimolante – conclude Sintoni – e molto formativo per i ragazzi, che fornisce loro i mezzi per potere ampliare il proprio senso critico e renderli sempre più spettatori consapevoli". Concorda Paolo De Lorenzi del Centro Diego Fabbri che tiene le fila di Teatro in classe con diversi incontri con le scuole: "Il progetto, come già negli anni passati, ha riscosso interesse da parte di tutti i partecipanti che si sono lasciati trascinare da un percorso impegnativo e coinvolgente capace di trasformare lo spettatore in protagonista: i ragazzi guardano lo spettacolo con un occhio da giornalista e quindi con un’attenzione più intensa. La cosa interessante, poi, è che il progetto dà la possibilità di esprimersi, approfondendo i contenuti e raccontandoli a un pubblico vasto come è quello dei giornali". Non solo: "Gli insegnanti hanno notato che gli studenti, anche lavorando in mini redazioni, approfondiscono nuove metodologie di scrittura, utili poi anche nell’elaborazione dei temi in classe".
Tra i partner storici dell’iniziativa c’è anche Cia Conad: "Uno dei principi che ci ispirano da sempre è la vicinanza alle nuove generazioni e alla scuola – le parole dell’amministratore delegato Luca Panzavolta – e ‘Teatro in classe’ offre ai ragazzi un’opportunità unica di crescita e approfondimento culturale. Con questo progetto possiamo rendere tangibili i nostri valori, rafforzando il legame con la vita sociale e culturale dei territori in cui operiamo".