Maria Sampieri, capo scout del gruppo Fo6 di Regina Pacis, è partita il 28 luglio per la Corea del Sud per partecipare al 25° World Scout Jamboree, il raduno internazionale degli scout che si svolge ogni quattro anni in un Paese diverso e prosegue fino a venerdì prossimo. "Il Jamboree – racconta Maria – si svolge a Saemangeum, 200 chilometri a sud di Seul con più di 50.000 ragazzi di oltre 150 Paesi. Io faccio parte del Contingent Management Team, ovvero quei capi scout che sono stati incaricati di progettare, organizzare e supportare tutti i partecipanti all’evento. Il mio ruolo specifico è quello di Capo dell’Area International Service Team, gli adulti che verranno al Jamboree per svolgere un servizio e rendere possibile l’evento".
Maria, però, non è partita da sola: "Il nostro contingente italiano è composto da 1200 partecipanti, 936 ragazzi più accompagnatori e capi in servizio, e da Forlì siamo in 17. Oltre a me e ad altri due capi in servizio, anche 14 ragazzi, esploratori e guide di diversi reparti della zona di Forlì". Lo slogan dell’evento è "Drawyour dream", letteralmente ‘disegna il tuo sogno’. "Il nostro desiderio – conclude Maria – è rendere il 25° World Scout Jamboree un’opportunità per coltivare le proprie speranze e i propri sogni e per costruire insieme, oggi più che mai, un mondo e un futuro di pace. Ritorneremo in Italia il 13 agosto, sicuramente con un bel po’ di jet lag, visto che la Corea del Sud è sette ore avanti rispetto all’Italia, ma sicuramente cambiati, con tanto da raccontare e da condividere".
Elena Rossi, invece, della parrocchia di Barisano, attraverso il progetto ‘Vengo al volo da te’, coordinato dall’Ufficio missionario diocesano, è partita giovedì per il Brasile dove vivrà per oltre un mese a San Paolo, nella comunità di Villaregia, in cui dal 2020 vive anche il missionario forlivese padre Luca Vitali. "Ho conosciuto questo progetto quasi per caso, grazie a una locandina su Instagram – racconta Elena – e ho deciso di partire non per cambiare il mondo, ma per cambiare me stessa, per vedere il mondo e la vita con occhi diversi". Elena, che insieme ad altri giovani in partenza per esperienze missionarie ha ricevuto la croce dal vescovo, mons. Livio Corazza, in occasione della veglia di Pentecoste in Cattedrale il 27 maggio scorso, sottolinea: "Durante la preparazione al viaggio abbiamo letto una preghiera di mons. Tonino Bello dove si chiedeva di essere liberati dalla tristezza, di non saperci più indignare per i soprusi consumati sui poveri e di preservarci dalla tragedia di dover riconoscere che le prime officine della violenza e dell’ingiustizia sono ospitate dai nostri cuori. Ecco, tornando dal Brasile, spero di aver maturato questa sensibilità. Mi aspetto di rientrare con occhi nuovi. Spero di riuscire ad essere più attenta al prossimo e capace di ascoltare veramente le persone che mi circondano".
Alessandro Rondoni