Nella seduta di ieri del consiglio comunale si è registrato uno scambio di battute al veleno tra il consigliere di minoranza, Giorgio Calderoni, di Forlì e Co. e l’assessore al bilancio Vittorio Cicognani. Tema della disputa un question time di Calderoni nel quale chiedeva lumi su come la giunta intendesse agire nei confronti di Vincenzo Bongiorno, presidente di Fmi, che, a dire dell’ex candidato sindaco, "non può ricoprire con imparzialità il ruolo di presidente di una partecipata dal Comune alla luce del suo incarico di dirigente del partito di Fratelli d’Italia, in quanto ne risulta coordinatore cittadino". La piccata risposta dell’assessore è stata: "Quindi, se non sei iscritto a un partito di sinistra, non puoi andare a dirigere una partecipata? Non rispondo neanche a una domanda del genere". Risposta ritenuta inaccettabile dall’esponente di minoranza. "Prima di portare una tale richiesta in consiglio comunale – ha controbattuto Calderoni – sono andato a studiare, cosa che evidentemente non ha fatto l’assessore. C’è una norma dell’Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione) che ritiene che l’appartenenza di un presidente di una partecipata a ruoli dirigenziali all’interno di un partito ne possa compromettere l’imparzialità".
Matteo Bondi