
Il presidio di ieri. Al centro del gruppo, con gli occhiali scuri e la sciarpa, Francesca Re David, dirigente della Cgil
Le festività non fermano la protesta dei dipendenti della Giuliani Arredamenti che, per il sesto giorno, ha scioperato con un presidio davanti ai cancelli dello stabilimento di via Gramadora. "Le loro istanze sono chiare – spiega una nota sindacale –: occorre al più presto stabilizzare i lavoratori, con l’applicazione del contratto del settore". La fabbrica ieri era chiusa, ma dalle 6 del mattino le maestranze hanno proseguito la protesta, chiedendo un salario giusto e il riconoscimento di diritti in tema di salute e sicurezza.
Era presente davanti ai cancelli anche Francesca Re David, componente della segreteria nazionale Cgil che ha portato solidarietà ai lavoratori, e ribadito come occorra "cambiare un sistema basato sulla precarietà. Saremo insieme ai lavoratori fino alla fine di questa battaglia". Della Giuliani Arredamenti, stabilimento con committente Poltronesofà, hanno parlato anche i media nazionali.
Ieri c’è stata la visita di alcuni componenti dell’associazione Forlì città aperta. "Numerosi cittadini, persone provenienti da tutta la regione e numerose realtà politiche e associative – spiegano i sindacati – hanno portato la loro solidarietà. La lotta contro la precarietà continua e attendiamo il tavolo istituzionale con tutte le parti interessate che il Prefetto convocherà la prossima settimana".
Anche il presidente della Provincia di Forlì-Cesena Enzo Lattuca parla di "un quadro inquietante: un abuso della somministrazione lavoro con un precariato generalizzato. Applicare il contratto nazionale dell’artigianato e non quello dell’industria genera una concorrenza sleale".
Gianni Bonali