REDAZIONE FORLÌ

"Scelta sbagliata. C’è un disegno dietro: impoverire Forlì"

Il passo indietro della Camera di commercio della Romagna dalla compagine societaria della Fiera di Forlì era atteso, ma l’imminente...

Il passo indietro della Camera di commercio della Romagna dalla compagine societaria della Fiera di Forlì era atteso, ma l’imminente formalizzazione di quanto deliberato qualche mal di pancia ad altri rappresentanti istituzionali. Il Carlino ha contattato il Comune di Forlì, che dovrebbe intervenire in merito alla vicenda nei prossimi giorni. È andata invece a buon fine la richiesta di avere un commento da parte di Alberto Zattini, direttore di Ascom-Confcommercio (che nella Fiera ha lo 0,21% delle quote, stando al sito dell’ente fieristico). "La prima cosa che rilevo, appresa la notizia – dice il rappresentante dell’associazione di categoria –, è che c’è chi ha deciso di staccare la spina". Parole che sono frutto della composizione società della Camera di commercio. "Al suo interno ci sono associazioni e rappresentanti del mondo economico di Forlì, Cesena e Rimini. Quindi è evidente che dietro tutto questo ci sia un disegno chiaro, quello cioè di impoverire Forlì, portando tutto a Rimini, non considerando il ruolo della Fiera come volano per il territorio". La Fiera cittadina, di fatto senza dipendenti e con budget limitati, non sta attraversando il suo momento migliore.

"Certamente, la Fiera di Cesena ha un bilancio ottimo e la forza di quella di Rimini è nota a tutti. Riteniamo probabile che si vada, in futuro, verso una forma di aggregazione. Però la scelta della Camera di commercio è un segnale chiaro di debolezza del nostro territorio". Il direttore di Confcommercio chiede "a Fondazione Cassa dei Risparmi e al Comune - via Livia Tellus -, di resistere e di fare il possibile per non perdere, nel giro di pochi giorni, un pezzo importante dell’economia cittadina". L’ipotesi, nell’immediato, è che saranno gli altri soci a rilevare le azioni dell’ente camerale, attraverso un esborso economico". Insomma, il quadro per Zattini è chiaro: "All’inizio del nuovo anno ci troveremo senza le potenzialità della nostra Fiera. Speriamo che possa esserci un’inversione di rotta. Così, ripeto, il nostro territorio ne uscirà indebolito".