Lo scavo archeologico di via della Madonna, aperto sul finire dello scorso anno, in seguito al ritrovamento di alcuni reperti durante i lavori di fondazione di nuove costruzioni e dal quale sono poi emersi importanti testimonianze del passato produttivo di epoca romana dell’antica Forum Popilii, è "abbandonato a se stesso". A riportare il tema al centro del dibattito politico è il consigliere del gruppo consiliare di opposizione ‘La nostra città’, Gian Luca Zanoni, che denuncia come dopo l’assicurazione da parte dell’amministrazione che gli scavi fossero ripartiti a seguito dell’approvazione di una variante urbanistica atta a salvaguardare lo scavo e spostare di conseguenza la planimetria dell’edificio che doveva sorgervi sopra "non solo gli scavi non sono ripartiti, ma questo a causa dei continui acquazzoni, appare come un acquitrino con vaste pozze, segno indelebile che diverse decine di centimetri di preziosa stratigrafia sono andati perduti".
Zanoni riporta poi come alla riunione del Cuav (Comitato urbanistico di area vasta) del 19 marzo scorso si fosse stabilito di proteggere l’area "solo con geotessuto nella speranza di una ripresa a breve dello scavo". Sono passati mesi da quella prescrizione e gli scavi sembrano essere abbandonati a loro stessi, per questo motivo l’opposizione chiede "la conclusione degli scavi e, nel caso in cui Comune e soprintendenza non abbiano intenzione nell’immediato di completare lo scavo, abbiano almeno l’accortezza di proteggere e ricoprire lo stesso velocemente onde evitare danni irreparabili più importanti", questo "in attesa di tempi ed amministrazioni più brillanti ed interessate alla propria storia".
Interpellata dal Carlino, è la prima cittadina, Milena Garavini, a rispondere alle sollecitazioni del consigliere della minoranza. "Lo scavo è sotto l’egida della Soprintendenza. Non solo non è stato ‘abbandonato’, ma la Soprintendenza lo ritiene di grande importanza, tanto da averlo candidato, unico in tutta la Regione, al bando per ricevere fondi dal Ministero della Cultura per progetti che si possano concludere entro il 2024. Il progetto prevede che la zona venga studiata e resa in un qualche modo fruibile, anche attraverso un percorso che la colleghi all’altra emergenza archeologica, quella sotto al centro commerciale le Fornaci".
L’importanza dello scavo è data dal fatto che sono state ritrovate i resti delle fornaci nelle quali venivano realizzate le anfore vinarie ‘Tipo Forlimpopoli’, ritrovate in grande quantità, ma il cui insediamento produttivo finora era solo ipotizzato.
Matteo Bondi