Forlì, 18 novembre 2024 – Il Sangiovese ha conquistato la Grande Mela, grazie al Consorzio Vini di Romagna, che ha organizzato con successo una masterclass rivolta al mondo business degli importatori statunitensi, tenutasi a New York, a cura del giornalista del vino e referente per la rivista americana Wine Enthusiast, Jeff Porter. Durante la masterclass, Porter ha guidato gli importatori americani alla scoperta e alla conoscenza delle 6 fra le 16 sottozone del Romagna Sangiovese, attraverso una degustazione guidata di 10 campioni di altrettante aziende, tutte presenti all’evento, fra cui sette del Forlivese: Villa Papiano di Modigliana, Ca’ di Sopra e Fattoria Zerbina (di Faenza ma Sottozona Marzeno), Condè e Pandolfa di Predappio, Drei Donà di Forlì (sottozona Predappio), Giovanna Madonia e Tenuta La Viola di Bertinoro.
L’obiettivo della missione era di riportare un faro sul Romagna Sangiovese, che vede da decenni uno zoccolo duro di prodotti distribuiti negli Usa, ma che ambisce a mostrarsi vitale quale denominazione d’origine, nel solco della propria grande tradizione. Il progetto illustrato da Porter dei Sangiovese Sottozona sta diffondendosi sempre più con l’aiuto del racconto rafforzato dal marchio collettivo ‘Rocche di Romagna’ (i castelli medievali sono sinonimo di storia, tradizione, autenticità), che in modo immediato evidenzia le etichette che lo recano come vini dei territori parte del progetto comune delle Sottozone, fungendo da acceleratore di conoscenza.
Il forlivese Roberto Monti è presidente del Consorzio Vini di Romagna e per quasi vent’anni direttore della Cantina Forlì Predappio: “Il Consorzio scommette con eventi di questo tipo per imprimere una spinta forte alla riconoscibilità e diffusione delle nostre etichette romagnole su quello che continua a essere il primo mercato mondiale del vino. Proseguiremo negli Usa le nostre iniziative per i prossimi anni, così da completare la presentazione delle sottozone. La rappresentazione mira a evidenziare il dinamismo e la capacità di rinnovarsi dei nostri territori, portando nuova luce sul Sangiovese romagnolo, sostenendone l’affermazione sulle tavole italiane e sempre maggiori riscontri commerciali esteri, segnatamente oltre oceano. Le sottozone oggetto del racconto dell’intero progetto delle Rocche di Romagna, aprono a una moltitudine di esperienze sensoriali straordinarie nelle colline”.