QUINTO CAPPELLI
Cronaca

Saluti romani ‘nascosti’ nella cripta. Mussolini ricordato col silenzio. Poi le indicazioni vengono aggirate

Predappio, ieri l’adunata per l’anniversario della nascita del duce con solo 200 partecipanti. Gli organizzatori ribadiscono il no al gesto fascista, proposto però da piccoli gruppi davanti alla tomba.

Predappio, ieri l’adunata per l’anniversario della nascita del duce con solo 200 partecipanti. Gli organizzatori ribadiscono il no al gesto fascista, proposto però da piccoli gruppi davanti alla tomba.

Predappio, ieri l’adunata per l’anniversario della nascita del duce con solo 200 partecipanti. Gli organizzatori ribadiscono il no al gesto fascista, proposto però da piccoli gruppi davanti alla tomba.

La partecipazione alle celebrazioni del ‘compleanno’ di Benito Mussolini si conferma la più esigua delle tre date annuali: ieri, secondo gli organizzatori, erano 200 coloro che hanno partecipato al corteo più quelli che si sono radunati nel piazzale del cimitero. Per le forze dell’ordine 160. La decisione se fare la sfilata da piazza Sant’Antonio a San Cassiano è stata presa all’ultimo minuto (10.35) dagli organizzatori: le pronipoti del duce, Orsola e Vittoria Mussolini, insieme ad Angela Di Marcello, responsabile dei volontari che custodiscono la tomba Mussolini. Anno scorso i manifestanti avevano rinunciato a causa dei numeri risicati.

Davanti al cimitero, Orsola Mussolini ha ringraziato i partecipanti, "per essere venuti così numerosi". Dopo aver ricordato la sorella Martina, "che il 27 luglio avrebbe compiuto 55 anni ed è sepolta nella tomba di Predappio", Orsola ha precisato: "Questa giornata la vogliamo vivere insieme a voi, come volle nonna Rachele e come mantenne anche nonno Vittorio". E ha concluso, dando l’arrivederci a ottobre per ricordare la marcia su Roma: "Non verrà fatto il presente né il saluto romano, ma faremo un minuto di silenzio per ricordare tutti i nostri caduti".

Dopo le preghiere di rito, per la prima volta ha ordinato l’"attenti" Mauro Maccari, compagno di Orsola, per il minuto di silenzio, che tutti hanno rigorosamente osservato, senza alcun cenno alla mano al cuore o al braccio destro teso in alto. Su questo aspetto c’era la curiosità di capire cosa sarebbe accaduto, visto che la data di ieri era la prima adunata dopo la sentenza della Corte di Cassazione che ha di fatto sancito alcune situazioni in cui i saluti romani non sono punibili. A questo si erano rifatti i giudici di Forlì e Ravenna nell’assolvere alcuni militanti in camicia nera, volti noti anche nelle commemorazioni predappiesi. Nessuno però ha voluto ‘forzare’, come del resto si raccomandano gli organizzatori ormai da anni. Almeno questo è ciò che è accaduto in pubblico.

Quando però il corteo si è sciolto e tutti si sono recati in visita alla tomba nella cripta, si sono sentiti da fuori i classici ripetuti cori: "Camerata Benito Mussolini", e la risposta "presente". Diversi hanno testimoniato che i saluti romani erano stati eseguiti da tutti. "Ma lì possiamo farlo, perché si tratta di un luogo privato". Enzo Ricci, 93enne ex imprenditore di Bertinoro, risponde: "Il saluto romano io lo faccio come mi pare, portando la mano al cuore oppure tendendo il braccio destro". Fra i presenti c’erano anche diversi giovani, come Carolina Drioli, predappiese di Rocca delle Caminate: "Da anni partecipo a tutte le commemorazioni mussoliniane, molti parenti sono morti nella Repubblica Sociale".

Nell’attigua pieve di San Cassiano alle 11.30 è stata celebrata una messa in suffragio di Benito Mussolini, la moglie Rachele e la figlia Anna Maria: erano presenti le figlie di quest’ultima, Silvia ed Edda Negri Mussolini, che non hanno preso parte al corteo.