Saldi estivi al via da sabato: "Moda in crisi, è da sostenere"

Zattini (Ascom): "Bisogna puntare sui negozi di quartiere". Lucchi (Confesercenti): "Inizio da posticipare"

Saldi estivi al via da sabato: "Moda in crisi, è da sostenere"

Saldi estivi al via da sabato: "Moda in crisi, è da sostenere"

Conto alla rovescia per i saldi estivi pronti a partire da sabato fino al 3 settembre in tutta Italia (fatta eccezione per la provincia autonoma di Bolzano). "Secondo le stime dell’ufficio studi di Confcommercio – spiega Roberto Vignatelli, presidente di Ascom-Confcommercio Forlì – quest’anno per comprare capi scontati ogni famiglia spenderà in media 202 euro, pari a 92 euro pro capite, per un valore totale di oltre 3,2 miliardi". Il direttore dell’associazione di categoria forlivese, Alberto Zattini, evidenzia anche che il trend storico della spesa ha registrato un aumento fino al 2023: "Nel 2020 le famiglie destinavano per i saldi, 133 euro, nel 2021 siamo arrivati a 169, fino al 2023 dove si sono toccati i 210 euro". Il comparto della moda vive però un momento di crisi: "Ogni giorno in Italia chiudono 24 negozi e ne riapre soltanto la metà. Questa situazione è preoccupante, rinnoviamo l’invito ai cittadini a fare acquisti nei negozi di quartiere e del centro storico".

Ascom ricorda anche una serie di suggerimenti da seguire durante i saldi: la possibilità di cambiare un capo dopo l’acquisto è lasciata a discrezione del negoziante, a meno che non sia danneggiato. Per i negozi online è possibile restituire il prodotto entro 14 giorni a prescindere dall’esistenza del vizio; le carte di credito devono essere accettate dai commercianti; i capi in saldo devono avere carattere stagionale e deve essere visibile il prezzo originale, lo sconto e il costo finale. Inoltre, una delibera approvata dalla giunta regionale pone il divieto di eseguire vendite promozionali nei 30 giorni antecedenti l’avvio dei ribassi per i capi di abbigliamento.

Ma davvero si può continuare a parlare di ‘saldi di fine stagione’? Fismo Confesercenti Forlì ribadisce la necessità di posticipare la data di avvio delle svendite: "Stiamo portando avanti alcune proposte nei tavoli di competenza nazionale e regionale – sottolinea Fabio Lucchi, responsabile della sezione forlivese –. Tra le richieste principali quella di prorogare l’inizio dei ribassi in tutto il territorio nazionale, al 20 febbraio per i saldi invernali e al 20 agosto per quelli estivi. Inoltre, suggeriamo una durata non superiore ai 30 giorni".

Le svendite hanno un forte impatto sul sistema economico: "Consentono alle imprese di smaltire la merce in magazzino – continua Lucchi – fornendo la liquidità necessaria a far fronte ai pressanti costi aziendali. Ma non si può continuare a definire date così precoci perché si impedisce alle aziende di effettuare le vendite dei capi stagionali a prezzo pieno". La Regione per sostenere il mercato ha messo in atto una serie di misure: "Attraverso due bandi abbiamo investito circa 16 milioni di euro – dichiara Andrea Corsini, assessore al commercio – per riqualificare le imprese di vicinato e ambulante, del pubblico intrattenimento e dei pubblici esercizi. L’obiettivo è quello di creare un’economia urbana ancora più dinamica".

Valentina Paiano