REDAZIONE FORLÌ

"Romagna, pesare di più?. Con la Provincia unica basta concorrenza fra noi"

Paolo Lucchi propone la creazione di una provincia unica di Romagna per favorire la collaborazione e la strategia comune su temi cruciali come gli aeroporti e la sicurezza, seguendo l'esempio positivo dell'Ausl unica.

Paolo Lucchi propone la creazione di una provincia unica di Romagna per favorire la collaborazione e la strategia comune su temi cruciali come gli aeroporti e la sicurezza, seguendo l'esempio positivo dell'Ausl unica.

Paolo Lucchi propone la creazione di una provincia unica di Romagna per favorire la collaborazione e la strategia comune su temi cruciali come gli aeroporti e la sicurezza, seguendo l'esempio positivo dell'Ausl unica.

Paolo Lucchi, presidente di Legacoop Romagna, perché avete posto ai candidati alle prossime Regionali il tema della provincia unica di Romagna?

"Abbiamo l’assoluta necessità di decidere le cose insieme senza metterci in concorrenza tra di noi. Quello che è successo con gli aeroporti ne è un esempio: le due società che gestivano gli aeroporti di Forlì e Rimini sono fallite in passato perché si sono messe in concorrenza per attirare i vettori alle migliori condizioni. Ora siamo di fronte a una situazione simile, abbiamo l’esigenza che assieme i due aeroporti supportino quello di Bologna, che è in grave difficoltà, e non siamo in grado di costruire una strategia comune".

Una strategia che potrebbe essere decisa in una provincia unica?

"Non solo per gli aeroporti naturalmente, ma anche per molti altri temi che richiedono un’organizzazione istituzionale: servirebbe avere un luogo unico nel quale decidere".

Le province però non incidono su tutte le decisioni importanti, oltretutto sono state depotenziate. Sarebbe lo strumento giusto?

"Decidono su temi come la programmazione territoriale, ma, al di là delle competenze, serve un luogo della politica nel quale decidere insieme. Non è un caso che gran parte delle associazioni di categoria o dei sindacati dei lavoratori si siano organizzati su base romagnola"

A livello amministrativo sarebbero tutti capoluoghi o uno conterebbe più degli altri?

"Faccio un esempio dove si è già ovviato a questo tipo di obiezione, quello della Camera di commercio della Romagna. Si è fatta un’unica Camera di Commercio tra quella di Forlì-Cesena e quella di Rimini. Nessuno si chiede dove abbia sede, perché entrambi i luoghi continuano a funzionare".

Verrebbero però a mancare due Prefetture, due Questure.

"Immagino che ci potrànno essere un’unica Prefettura e un’unica Questura con tre sedi. Credo che se parlassimo con i cittadini, gli imprenditori, nessuno si pone il problema di dove sia la sede della Questura, tutti si pongono il problema di avere il servizio di sicurezza migliore possibile sul territorio".

Non sarebbe più facile realizzare quindi la Regione Romagna?

"Credo sia abbastanza evidente per tutti, in una fase in cui ci si aggrega per andare verso i grandi sistemi, che non si può ridurre il tutto a una Regione con poco più di un milione di abitanti. Saremmo più deboli".

Ma così non sottostiamo alle decisioni emiliane?

"Abbiamo bisogno, noi romagnoli, di essere più forti all’interno della Regione Emilia Romagna e questo lo potremmo fare con la provincia unica".

Un po’ come è stata l’Ausl di area vasta?

"L’Ausl unica è un ottimo esempio di come l’idea possa funzionare".