
Rifiuti, Alea è soddisfatta: "Differenziata all’84% nonostante l’alluvione, dati entro gli obiettivi"
Il 2023 aveva tutte le carte in regola per essere un annus horribilis per la raccolta differenziata, dato che l’alluvione ha rischiato di cancellare, così come ha fatto con abitazioni e campi coltivati, anche le buone pratiche lentamente acquisite negli anni, eppure i cittadini dei 13 Comuni del bacino forlivese servito da Alea Ambiente hanno comunque contribuito ad archiviare l’anno con una serie di indicatori positivi.
Di fatto, se si escludono i mesi di gestione dell’emergenza e dell’enorme quantitativo di rifiuti prodotti dall’alluvione (oltre 20mila tonnellate, più del doppio di quanto solitamente viene gestito in un intero anno), la raccolta differenziata si conferma all’82%, come da due anni a questa parte, superando già quell’80% fissato come obiettivo per il 2027 dalla Regione Emilia-Romagna nel suo Piano Regionale di gestione dei Rifiuti e per la Bonifica delle aree inquinate. Positivo anche il dato sul rifiuto indifferenziato prodotto annualmente da ogni cittadino (79 kg pro capite) e sui rifiuti totali prodotti, circa 440 kg pro capite: anche in questo caso il bacino rientra già ampiamente negli obiettivi della Regione per il 2027, fissati rispettivamente in 120 kg/anno e 703 kg/anno. Risultati che sembrano dare ragione alla scelta di Alea che, ormai 5 anni fa, ha adottato la tariffazione puntuale.
"Purtroppo – interviene Gianluca Tapparini, direttore generale (a sinistra nella foto) – l’alluvione non ci ha aiutato, introducendo nel momento dell’emergenza comportamenti in termini di gestione e smaltimento rifiuti che andavano in controtendenza rispetto al percorso intrapreso. Nonostante questo, grazie ai comportamenti virtuosi della maggior parte degli utenti del bacino, siamo riusciti a chiudere l’anno restando ampiamente negli obiettivi prefissati".
Ancora prima dell’alluvione, tra l’altro, i 13 Comuni soci di Alea avevano deciso di mantenere invariata per il terzo anno consecutivo la tariffa rifiuti per le utenze domestiche e non domestiche: una tariffa che, secondo uno studio condotto dalla società indipendente Labelab, si conferma come particolarmente contenuta. Questa analisi, che ha preso a riferimento altre 6 realtà del Centro-Nord Italia similari al Comune di Forlì per dimensioni, tipologia del territorio e adozione della tariffa puntuale, vede Forlì al primo posto per la tariffa più bassa per le utenze non domestiche nella fascia di superficie da 150 a 300 mq (uffici, negozi, botteghe) e nella categoria merceologica dei ristoranti. Buono il dato anche per le utenze domestiche, con Forlì al quarto posto per i nuclei familiari numerosi (3 o più componenti); un dato confermato anche da Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), che vede Forlì al terzo posto in Emilia-Romagna con 206 euro annui per abitante (dati riferiti al 2021).
"Come ha confermato di recente anche il report regionale sulla gestione dei rifiuti – sottolinea Simona Buda, presidente di Alea Ambiente (a destra nella foto) – il sistema che prevede la tariffazione puntuale e la raccolta porta a porta consente di raggiungere risultati ambientali decisamente migliori della media. Questa è la strada che abbiamo tracciato già da tempo e che oggi anche i territori limitrofi stanno iniziando a seguire. È ovvio che occorre continuare a lavorare reinvestendo per migliorare sempre più il servizio offerto a cittadini e imprese, anche attraverso nuove sperimentazioni; e dall’altra per sensibilizzare ulteriormente sulla necessità di conferimenti corretti, facendo loro capire i benefici di questo modello".